La Signora dello Zoo di Varsavia al cineforum della Perla a Napoli


Il 27 gennaio, come ogni anno, cade la ricorrenza del Giorno della Memoria, in Italia e nel Mondo. Una data simbolica quella della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz Birkenau da parte della truppe sovietiche, per commemorare le vittime della più grande strage insensata del Novecento. Come sempre sono tante le attività e gli eventi in programma nelle città, nelle scuole, tra film, letture e partecipazioni ad appuntamenti culturali.

Il cineforum del cinema La perla di Fuorigrotta a Napoli, nella cornice del suo ciclo di appuntamenti organizzato dal critico e giornalista Giuseppe Borrone, il film “La Signora dello Zoo di Varsavia”, con Jessica Chastain (in corsa per gli Oscar con un’altra pellicola e già candidata e grande protagonista sul red capet dei Golden Globes di Los Angeles) e Daniel Bruhl e e Johan Heldenbergh.

Tratto dal best-seller di Diane Ackerman, edito in Italia da Sperling e Kupfer, e basato a sua volta sui diari personali di Antonina Żabińska, “The Zookeeper’s Wife” – questo il titolo inglese – racconta la storia eroica di una donna che, pur vivendo in un’epoca di paura e distruzione, ha combattuto per preservare quel che di buono resiste nell’animo umano durante le tempeste della Storia. Nella Polonia del 1939, la brutale invasione nazista, che apre di fatto la Seconda Guerra Mondiale, porta morte e devastazione in tutto il paese e la città di Varsavia viene ripetutamente bombardata.

Antonina (la Chastain) e suo marito, il dottor Jan Żabiński (nel film è Johan Heldenbergh), nonché custode dello zoo della città, sono una coppia molto unita sia nella vita privata che in quella professionale. Dopo la distruzione dello zoo sotto le bombe i due si ritrovano da soli a salvare i pochi animali sopravvissuti. Sgomenti per ciò che sta accadendo al loro amato paese, la coppia deve anche sottostare alle nuove politiche di allevamento del nuovo capo zoologo nominato dal Grande Reich nel Governatorato Generale: Lutz Heck (interpretato da Daniel Brühl).

Ma quando la violenza nazista arriva all’apice e inizia la persecuzione degli ebrei con la chiusura del ghetto e il suo rastrellamento, i vista della tristemente nota soluzione finale, i due coniugi decidono che non possono restare a guardare e cominciano in segreto a collaborare con la Resistenza, intuendo che le gabbie e le gallerie sotterranee dello zoo possono ora servire a proteggere in segreto delle vite umane. Quando la coppia mette in atto il piano per salvare più abitanti possibili del ghetto di Varsavia, Antonina non esita a mettere a rischio anche se stessa e i suoi figli, mentre le fiamme del conflitto e dello sterminio giungono sotto forma di cenere alle loro finestre.

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