L’ultimo metro, film per il Giorno della Memoria a Napoli, Firenze e Palermo


Truffaut apre la manifestazione Cinemardi #6, giunta alla sesta stagione a Palermo nel cinema De Seta, in collaborazione con l’Institut Français e l’Assessorato alla cultura del comune siculo. Il 23 gennaio, a ridosso del giorno della Memoria, “Le Dernier Metro” sarà proiettato alle ore 21 in sala, ma anche al Grenoble di Napoli, sede dell’Institut Français de Naples andrà in proiezione il 24 gennaio alle 19 per l’appuntamento Cinescoperta, mentre a Firenze sarà inserito il 29 gennaio nella cornice del Myfrechfilmfestival.com, edizione 2018, sempre tra le attività dell’Institut Français de Florence.

Figura fondamentale nella Nouvelle Vague, Truffaut incarna oggi un cinema francese che è allo stesso tempo d’autore e rivolto al grande pubblico. Premiato ai suoi tempi da dieci César, gli Oscar francofoni, “L’ultimo metrò” è stato un caso in Francia, in positivo e in negativo:  del film più costoso, nonché maggior successo commerciale di Truffaut, si insinuò a lungo che fosse un lavoro consensuale e accademico – da sempre si taccia un film in costume d questa cosa – con il quale il regista, all’apice della sua carriera e del successo, avrebbe conseguito una certa “nuova qualità francese”, rinnegando i suoi ideali di gioventù e affidandosi allo star system dell’Esagono. Un sistema incarnato allora dalla coppia Catherine Deneuve – Gérard Depardieu, entrambi superbi nella pellicola del 1980, ma non sempre apprezzato e sostenuto dalla critica più elitaria, snob.

Rivisto oggi, “L’ultimo metrò” è allo stesso tempo un affresco sull’occupazione e un racconto molto personale, e appare come uno dei film più luminosi del suo autore. Ambientato nella Parigi del 1942, durante l’occupazione tedesca, una compagnia teatrale prova un nuovo spettacolo sotto la direzione dell’attrice principale e direttrice del teatro – la Deneuve, oggi al centro delle critiche per la sua posizione contro il movimento #MeToo e #TimesUp, mentre il marito, partigiano ricercato dai nazisti, si nasconde nello scantinato della struttura. Nel mese della memoria dei campi, della commemorazione delle milioni di vite umane spezzate dalla furia nazista, dal ricordo dei lager di sterminio e concentramento in Europa, una delle pagine più buie e tenebrose della Storia, film classici come questi aiutano a scrutare i tempi che corrono, mettere a fuoco il presente e guardare al domani, per “vedere” e osservare davvero un futuro migliore.

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