Striscioni infami sugli spalti a sostegno dei due condannati per l’omicidio Raciti


“I Poliziotti devono essere sollevati dal nauseante compito di andare negli stadi italiani dove la vita vale così tanto poco da preferire inneggiare a condannati in via definitiva piuttosto che manifestare rispetto per il nostro collega morto ammazzato”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, manifesta così tutto lo sgomento suscitato dai numerosi striscioni esibiti sugli spalti dei tifosi di Lazio, Milan, Napoli, Genoa, Bergamo e Lecce, con i quali sono state prese le difese dei due ultras del Catania condannati in via definitiva per l’omicidio preterintenzionale dell’Ispettore Capo di Polizia Filippo Raciti, rimasto ucciso durante gli scontri avvenuti in occasione del derby Catania Palermo del 2007. Nei giorni scorsi un giocatore del Cosenza che aveva esultato dopo un gol mostrando una maglia con una scritta simile è stato pesantemente sanzionato, e adesso molti tifosi di varie squadra hanno preso anche le sue difese sfidando le autorità con la provocazione “adesso diffidateci tutti!”.

“E’ un’ottima idea, ma una diffida a noi non può bastare – incalza Maccari -, perché siamo tristemente coscienti di avere a che fare con un tale radicato rifiuto di rispettare la vita altrui che vergognosi fatti come questi si ripeteranno ancora e ancora, sfigurando definitivamente il volto sano di uno sport che ormai è solo l’occasione di esprimere tutta la propria cieca bestialità. Non è più possibile imporre ai colleghi di sottoporsi all’ingiusto servizio di badare a scalmanati senza vergogna che manifestano così le proprie idee calpestando ogni regola, ogni principio, ‘sputando’ su chiunque abbia un’autorità, su chi ha la facoltà di emettere una sentenza, sulla memoria di Filippo e di tanti altri che troppo hanno pagato per colpa della violenza altrui”.

“No. Non è più possibile lasciare che si perpetui questo stato di cose – insiste il Segretario del Coisp -. Ci aspettiamo che tutti i vertici della Lega e delle Società calcistiche prendano posizione in maniera determinata, come ha fatto in maniera responsabile Francesco Ghirelli, Direttore generale della Lega Pro, che ha subito evidenziato che quanto accaduto ‘è una vergogna’ e che chi ha messo gli striscioni allo stadio ‘è senza pudore’, aggiungendo che ‘il gesto va condannato e isolato con ignominia. Fuori dal gioco del calcio chi lo ha fatto e spero che, chi ha visto parli e denunci’. Ci aspettiamo scuse pubbliche alla famiglia di Raciti, soprattutto ai suoi figli, e ci aspettiamo gesti simbolici forti che mostrino a tutti cosa è giusto e cosa non lo è. Chiediamo inoltre – conclude Maccari -, se non verremo esonerati dai servizi d’ordine negli stadi, di poter andare in servizio celebrando esplicitamente la memoria di Filippo ed il rispetto per la vita”.

Coisp

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