Aida Tebaldi – Aida Callas: tradizioni e innovazioni interpretative a palazzo Gopcevich


È nel nome dell’«Aida» verdiana il primo appuntamento del 2013 con i “Lunedì dello Schmidl”, in programma a Trieste lunedì 7 gennaio, con inizio alle 17.30, nella sala “Bobi Bazlen” al piano terra di Palazzo Gopcevich (via Rossini 4).
«Aida Tebaldi – Aida Callas: tradizioni e innovazioni interpretative» è il titolo della conversazione con ascolti e proiezioni di cui sarà protagonista Vincenzo Ramon Bisogni, in un itinerario di canto, curiosità, testimonianze mirate al confronto di due ben diversificati approcci a uno stesso personaggio, da parte delle due voci di soprano maggiormente apprezzate nel ‘900, da valutare proprio in ragione della loro accentuata antiteticità.

Affidata alla rigorosa competenza ed alla vivace comunicativa di Vincenzo Ramon Bisogni (autore, tra l’altro, di una fondamentale biografia tebaldiana), l’incontro ruoterà dunque sul confronto tra tradizione e innovazioni nel personaggio di Aida, in uno stimolante gioco di inattese angolazioni interpretative.

Ufficiale apertura della celebrazioni del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” per il secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, l’iniziativa si colloca nell’ambito delle manifestazioni che ruotano attorno alla mostra «Celeste Aida», visitabile presso la Sala “Attilio Selva” di Palazzo Gopcevich tutti i giorni dalle 9 alle 19 ad ingresso libero.

Dedicata alle fortune triestine di «Aida», a partire dalla première del 1873, diretta da Franco Faccio, poco dopo le prime del Cairo (1871) e di Milano (1872), la mostra è un’occasione per evidenziare, anche in chiave musicale, i rapporti di Trieste con l’Egitto e la partecipazione triestina all’impresa del Canale di Suez. In esposizione manifesti, locandine, programmi, documenti e fotografie delle decine di allestimenti di «Aida» andati in scena a Trieste dal 1873 ad oggi, accanto al carteggio Verdi-Faccio in occasione delle prima triestina dell’opera, costumi teatrali e preziosi gioielli di scena. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Comune di Trieste

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