Mariglianella celebra la Festa della Repubblica


Il 2 giugno l’Italia celebra la Festa della Repubblica. A Mariglianella il Presidente del Consiglio Comunale, Rocco Ruggiero, ha prodotto un manifesto recante il seguente messaggio: “Il 2 e il 3 Giugno del 1946 si tenne il Referendum Istituzionale col quale gli italiani furono chiamati alle urne per esprimersi sulla forma di governo (Monarchia o Repubblica) da dare al Paese all’indomani della caduta del regime fascista. Si trattò della prima vera consultazione a suffragio universale della storia d’Italia, e la partecipazione al voto fu altissima: circa il 90% degli aventi diritto si recò ai seggi elettorali. Il risultato referendario sancì la Vittoria della Repubblica contro la Monarchia.

Il 2 Giugno, dunque, rappresentò per il nostro Paese una data epocale, non solo dal punto di vista storico, ma anche economico, culturale e sociale. L’Italia usciva devastata dal Secondo Conflitto Mondiale. Pertanto, si dovette ricostruire materialmente e politicamente la nazione partendo proprio dalle ceneri prodotte dalla terribile guerra. Forse oggi più che mai, alla luce della persistente crisi economica che sta imbrigliando la vita del nostro Paese e le economie di mezzo mondo, il 2 Giugno rappresenta una data simbolica ricca di significato e di speranza.

La storia è maestra di vita, e noi tutti dobbiamo imparare dalla Storia. Perciò, così come il nostro Paese, diventando Repubblica, seppe rialzarsi dalle macerie di una terribile guerra, allo stesso modo il nostro Paese, oggi, dovrà trovare la forza di risollevarsi dalle rovine di una crisi economica globale. Questo è un compito inderogabile della nostra Nazione, che deve ritornare presto ad assumere un ruolo guida in Europea. Affinché ciò accada, è necessario che la politica, a tutti i livelli, riprenda il proprio ruolo di responsabilità, ritorni ad essere una politica alta e nobile, una politica con la “P” maiuscola, capace di dettare le regole giuste e di mettere in campo scelte oculate che siano indirizzate esclusivamente al miglioramento della qualità di vita degli italiani: insomma, una politica non più di rigore, ma di sviluppo. Ed è proprio questo auspicio, fonte vitale di speranza, il modo migliore di celebrare la Festa della nostra Repubblica nel ricordo della Storia gloriosa del nostro amato e grande Paese”.

 

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