I Susta volano a Las Vegas per l’International “Pizza Expo” con la pizza Fiocco


I due vulcanici fratelli, Salvatore e Roberto Susta, pizzaioli carismatici e molto attivi sui social media, titolari della pizzeria “La vera pizza Fiocco” di Volla e maestri pizzaioli del corso “diventa pizzaiolo” alla scuola Dolce&Salato di Maddaloni, in questi giorni sono  all’International Pizza Expo 2016 presso il Las Vegas Convention Center (USA), il più importante evento a livello mondiale nel settore pizza.

I Susta, conosciuti non solo per la Fiocco, pizza con marchio registrato di grande genialità che ha il primato delle imitazioni, dove sul disco di pasta ci sono la panna, il prosciutto cotto, il fiordilatte, il pepe il formaggio e la granella di patate lessate, schiacciate e condite, ma anche per il loro impasto morbido e leggero ad alta digeribilità, si sono esibiti  l’8 e il 9 marzo.

Salvatore, il più grande dei due, sarà in competizione con trenta pizzaioli provenienti da ogni parte del mondo per la pizza tradizionale, mentre Roberto, l’anima giocherellona della pizzeria che sin dall’apertura ha spopolato tra gli intenditori per l’uso di materie prime di elevata qualità, per la pizza gluten free con un impasto che non sembra una senza glutine grazie ad una tecnica a cui sta studiando e lavorando da alcuni anni.

Ma non finisce qua. Il 12 marzo, saranno i protagonisti assoluti di un evento interamente dedicato alla loro amata pizza Fiocco, alla pizzeria “Prova”, 8729 Santa Monica Blvd, West Hollywood CA 90069 di Vito Iacopelli, un italo-americano che ha conosciuto i due fratelli, la loro pizzeria e le loro creazioni attraverso il blog di Roberto. Come? I suoi clienti, conoscendo le sue origini italiane, gli chiedevano la Fiocco pensando si trattasse una pizza classica napoletana. La cosa lo ha incuriosito tanto da invitarli per un evento. Pizza che sarà inserita nel menu della pizzeria con la storia e l’immagine di Salvatore e Roberto.

L’occasione vedrà anche la consulenza per l’impasto gluten free, pizza ricercata dai celiaci ma soprattutto dai tanti che seguono la tendenza, molto diffusa negli States, di mangiare senza glutine.

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