Giuseppe Panza di Biumo “Dialoghi americani”: in mostra a Ca’ Pesaro


L’omaggio ad una delle più importanti personalità della storia dell’arte contemporanea, Giuseppe Panza di Biumo, apre il programma espositivo 2014 della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro.

Protagonista del collezionismo internazionale del XX secolo, Giuseppe Panza ha creato a partire dagli anni Cinquanta una delle più interessanti raccolte d’arte dei maestri della pittura americana del secondo dopoguerra.

L’esposizione propone un’accuratissima selezione di capolavori raccolti fin daiopera di Giuseppe Panza primi anni della sua attività di collezionista, dall’espressionismo astratto alla pop art, dalla minimal all’arte concettuale, per arrivare alla “terza collezione” costruita dagli anni Ottanta in poi.

A cura di Gabriella Belli e Elisabetta Barisoni, con il progetto espositivo di Daniela Ferretti, la mostra è ospitata negli ampi spazi della prestigiosa Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, che, in linea con quanto avviato con il recente restyling, si aprono ad accogliere mostre di peso internazionale dedicate alle sperimentazioni del XX secolo.

Una quarantina di lavori di 27 artisti arriveranno a Venezia in prestito dai musei Guggenheim di New York e MOCA di Los Angeles, le due istituzioni americane che conservano i nuclei più importanti della collezione Panza di Biumo, insieme ad un gruppo di significative opere provenienti dalla collezione della famiglia, oggi altrettanto amorevolmente gestita dalla moglie Rosa Giovanna Panza e dai figli.

Si tratta di un’occasione unica per il pubblico di vedere, esposta per la prima volta in Italia, la parte più “segreta” e nello stesso tempo più nota – per la fortuna critica che accompagnò il destino dei suoi protagonisti – della straordinaria collezione che Giuseppe Panza di Biumo ha raccolto a partire dagli anni ‘50, con capolavori di Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein, Franz Kline, Donald Judd, Mark Rothko, Dan Flavin, Hanne Darboven, Jan Dibbets, Joseph Kosuth, Richard Serra e molti altri esponenti della modernità d’oltreoceano.

La coerenza della collezione rivela molto dello spirito con cui è stata costruita. Per Giuseppe Panza – scomparso nel 2010 – collezionare ha sempre significato attribuire un senso estetico ed etico alla sua vita giornaliera, una relazione molto complessa, intima e appassionata che non riguardava, se non in maniera del tutto residuale, l’area dell’investimento economico.

Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Venezia

2 febbraio – 4 maggio 2014

 

 

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