Coisp, Decreto Svuota-carceri in attesa di conversione in Legge


“Ci risiamo. Incredibile ma vero, siamo nuovamente qui ad attendere che il Parlamento dia il suo placet all’ennesimo provvedimento concepito per fronteggiare un’emergenza che necessiterebbe di interventi strutturali e non ‘pezze a colori’, ma che nei fatti altro non è se non un ulteriore modo di graziare chi delinque a scapito, ovviamente, delle Vittime di cui nessuno sembra preoccuparsi minimamente. Il ridicolo è che un giorno si inveisce contro i condannati, ovviamente solo se Poliziotti che devono scontare pene minime, perché marciscano in galera anche se non dovrebbero neppure entrarci, ed il giorno dopo si studiano misure per mandare a casa tutti gli altri. La verità è che le misura premiali contenute nel nuovo svuota-carceri garantiscono grasse riduzioni sulla pena da scontare proprio a chi ha condanne elevate, perché 75 giorni di sconto (e cioè oltre due mesi!) per ogni sei mesi scontati giovano certamente a chi in cella deve starci a lungo, e quindi a chi ha commesso reati gravi, altro che piccoli spacciatori! E comunque, al di là di tutto, mandare dei condannati dietro le sbarre per poi cercare affannosamente un modo per tirarli fuori ha certamente dello schizofrenico”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, interviene così a proposito del nuovo Decreto “Svuota carceri” del Ministro Annamaria Cancellieri, varato dal Governo prima di Natale ed in attesa di conversione il legge da parte del Parlamento.

“Non è la prima volta che esprimiamo i nostri forti dubbi su provvedimenti come questo – aggiunge Maccari -. Lo abbiamo fatto ad ogni precedente svuota-carceri (siamo già al terzo), ed in generale ad ogni intervento teso a provvedere prima alle esigenze di chi delinque che a quelle delle Vittime (vedi istituzione del Garante dei detenuti, senza che però esista alcun Organo deputato ad occuparsi di chi rimane solo con il proprio dolore di vittima). Certo, poi siamo stati anche quelli che hanno dovuto affrontare l’onda oceanica dell’ipocrisia quando abbiamo fatto notare che proprio la legge che non volevamo non è stata applicata i Poliziotti perché era loro favorevole, e perché i colleghi, invece, devono essere i capri espiatori per il male universale. Ma oggi, di fronte all’ennesimo schiaffo anche al lavoro nostro e delle altre Forze dell’Ordine, chiamate a fare la propria parte perché alcune persone vengano mandate in carcere come richiede la legge che evidentemente si reputa giusta, torniamo a puntare il dito contro atteggiamenti incomprensibili e contorti. E a ribadire che quello che sta per diventare legge dello Stato comporterà benefici per tantissimi detenuti di fonte ai quali non ci sarà indignazione che tenga”.

“Certi – conclude il Segretario del Coisp – che da questi benefici i Poliziotti saranno tenuti accuratamente fuori (come provano senza tema di smentita tutti i fatti giudiziari che li hanno riguardati e che li hanno visti gravemente penalizzati rispetto agli altri cittadini), ci rimane solo una domanda senza risposta alcuna, e cioè: chi lo spiegherà alle Vittime di reati gravi e odiosi che si vedranno passeggiare davanti i propri carnefici persino prima che abbiamo espiato la propria pena?”.

Coisp

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