Grande attesa per Gillo Dorfles ospite a Cultura Milano


C’è grande attesa per Gillo Dorfles, ospite a “Cultura Milano.it” in data Venerdì 22 Marzo 2013, alle ore 18.00, per presentare, in anteprima, presso “Milano Art Gallery Spazio Culturale” in Via Alessi 11, a Milano, il suo primo libro di componimenti poetici, intitolato “Poesie” (Campanotto Editore) che costituisce un’inedita raccolta in versi, dal 1941 al 1952. “Cultura Milano.it” è il Festival Artistico Letterario, organizzato da Salvo Nugnes, Direttore di Agenzia Promoter, per rendere la cultura accessibile a tutti, con incontri ad ingresso libero che, coinvolgono illustri personalità. tra cui Margherita Hack, Corrado Augias, Bruno Vespa, Francesco Alberoni, Antonino Zichichi, Silvana Giacobini, Vittorio Sgarbi.

Dorfles, decano ultracentenario dei critici italiani afferma “Esistono dei turbamenti etici, piuttosto che estetici, sentimentali, piuttosto che concettuali, i quali credo si verifichino per chiunque e non solo per coloro che, godono di un particolare atteggiamento poetico. È per questo che, probabilmente, sono alla base di molte esperienze creative nel settore letterario e poetico. Ed è per questa ragione che, risalgono agli anni Quaranta, Cinquanta all’incirca e che, costituiscono l’unico mio incauto tentativo di imprimere il mio animus, con delle parole che, ritenevo (forse a torto) non solo grammaticali, ma con una qualche atmosfera lirica”.

Ed aggiunge “L’atmosfera irreale e insieme cruenta della guerra, durante il passaggio del fronte in Toscana, l’eco di lingue esotiche nel ricordo di antichi viaggi e soprattutto, l’aspetto grottesco e ironico di molte situazioni e di molte espressioni, sono state le fonti prime di molte di queste mie composizioni, spesso proprio per la loro nativa poeticità. Proprio nella speranza (o nell’illusione) che, tanto il versante sonoro, quanto quello concettuale di ogni verso, possa costituire, anche alle orecchie altrui, un pasto appetibile, non troppo grossolano”.

La libertà ideologica e filosofica di Dorfles e la sua resistenza a ogni pratica progettuale, di ordine razionale, ben si esplicano nella risposta, data a Vittorio Sgarbi che, gli ha chiesto quali fossero i suoi progetti per il futuro. Dorfles, con l’abituale ed imperturbabile aplomb che, lo caratterizza ha risposto “Non ho progetti per il futuro, perché chi fa progetti per il futuro, non ha futuro”. Infatti, Dorfles ritiene che, solo in un futuro svincolato dalle costrizioni, razionali e progettuali, si può manifestare l’inventiva degli spiriti, liberi e geniali.

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