Menu Anema & Pizza: ecco le novità


A Frattamaggiore (Na), da Anema & Pizza (Corso Francesco Durante, 7), presentazione del nuovo menù di Luca Piscopo, in esclusiva per i professionisti dell’Informazione di settore e per gli operatori della Comunicazione. Il patron ed il suo staff hanno proposto un menù in più portate, finalizzato a valorizzare in maniera del tutto personale i prodotti territoriali, interpretati con gradita originalità. La loro selezione è stata particolarmente curata, puntando ad effetto sull’armonia di sapori degli ingredienti, declinata con esclusiva verve. Con i suoi diciotto anni di militanza in provincia sul fronte pizza, il napoletanissimo Luca Piscopo sfoggia un curriculum con vari aggiornamenti, mirati al continuo perfezionamento delle più avanzate tecniche di impasto e di lievitazione.

Con impegno e determinazione ha puntato a definire e perfezionate un tipo di pizza spiccatamente personale, che rappresenta il suo stile, nel rispetto di un’impostazione che mira essenzialmente alla modernizzazione ma lo fa nel rispetto dell’identità tipica partenopea. Essa è puntualmente evidente nelle scelte adottate per assicurare all’avventore un piatto con caratteristiche innanzitutto identitarie, prezioso dal punto di vista culturale, in cui è posta specifica attenzione ai topping. In primis, viene operata una meticolosa scelta delle materie prime da utilizzare, con lo scopo di raggiungere una dimensione distintiva, nel rispetto dell’equilibrio tra gusti e tra profumi che devono essere sempre riconducibili al territorio.

Da Anema & Pizza è stato presentato un particolare percorso di degustazione accessibile quotidianamente agli avventori. Per la Consulenza Sala, Christian Moreno. In apertura, un Arancino con riso acquerello con cuore di blue di bufala, barbabietola, cacio ricotta cilentana (Presidio Slow Food) su letto di yogurt greco alle erbe aromatiche. In abbinamento Casa Setaro – Pietrafumante, e con la Frittatina su nido di porro fritto con piselli 100 giorni (Presidio Slow Food), besciamella di latte Nobile, pancetta tesa di suino nero lucano (3 spicchi Gambero Rosso), provola Monti Lattari, crema di parmigiano. In abbinamento un Trentapioli Asprinio d’Aversa.

La pizza è stata proposta in quattro varianti: al Padellino con gambero viola, maionese homemade, riduzione di prezzemolo, fior di latte Nobile, accompagnata da Arneis Blangé Ceretto; versione Classica Impasto Contemporaneo con fior di latte Nobile, polpo, patate al lime con pepe Sichuan e riduzione di prezzemolo, servita con Casa Setaro – Lacrima Christi Rosato; Margherita Nobile con aggiunta di scaglie di parmigiano 30 mesi; in abbinamento il Gragnano Ottouve – Martusciello, così come per la Schiacciata mortadella e pistacchio. Chiusura con due gioielli golosi della Gran Pasticceria Ratto, firmati dal suo patron chef pàtissier e maître chocolatier Giuseppe Ratto, docente Gambero Rosso.

Precisamente: “Mousse al caramello salato” con salsa ai frutti di bosco e crumble con grue dì cacao, e “La Perla del Mediterraneo”, delizioso semifreddo con ottime mandorle caramellate, scorzette d’arancia, uvetta e irresistibile salsa al passito. Applausi scroscianti per entrambi i dolci, particolarmente graditi dai presenti, tanto da registrare numerose richieste di bis. Squisitezze di spiccata sensorialità, che hanno regalato intense emozioni gustative, per coronare con una significativa foodexperience di chiusura, un particolare percorso.

TERESA LUCIANELLI

 

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