Se ognuno di noi potesse scegliere tra tanti desideri, in questo preciso momento, sono certa che ce n’è uno che accomuna quasi tutti ed è quello di poterci di nuovo abbracciare.
Il Covid-19 ci ha tolto, ormai da più di un anno, questa gioia… questa abitudine che per noi napoletani è ancora più dura poiché è nel nostro DNA: abbracciarsi, essere empatici con chi vogliamo bene, siano essi persone di famiglia o amici.
Ma un raggio di luce si fa spazio in questo buio calato sull’umanità: sto parlando letteralmente proprio di “un raggio di luce” che elimina il coronavirus nell’aria permettendoci di poter riappropriarci della vita pubblica ed interagire di nuovo tra noi
Sembra impossibile ma, Urban Sun, (così è chiamato il raggio di luce), ideato da Daan Roosegaarde con l’aiuto del suo team di designer, consulenti e scienziati della Columbia University e della Hiroshima University, ci fa ben sperare in un mondo dove sarà possibile incontrarci di nuovo.
E’ una luce ultravioletta che può ridurre la presenza di virus, fino al 99,9%, in modo sicuro per tutti. Un cerchio luminoso a raggi UVC nelle nostre città, sembra fantascienza ma vedremo subito la prima installazione di Urban Sun all’Erasmus Bridge, di Rotterdam. Entriamo tutti nella luce.
Buona pausa caffè!
Elena Simonetti
Foto: By Unsplash Free Images
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