Lucia Patalano, fotografa, artista napoletana si racconta alla Pigrecoemme


Sabato 30 settembre 2017 alle ore 16.00 presso la Scuola di Cinema e Fotografia Pigrecoemme di Napoli, Luca Sorbo, docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli e responsabile dei corsi di Fotografia della Pigrecoemme, introdurrà al pubblico di appassionati e fotoamatori Lucia Patalano, una delle principali esponenti della fotografia napoletana. Sarà un’occasione importante per ripercorrere la vicenda artistica dell’autrice e cercare di tracciare alcune coordinate della storia della fotografia a Napoli dagli anni ’80 a oggi. L’incontro, fino a esaurimento posti, è a ingresso gratuito.

Ma chi è Lucia Patalano? La Patalano è nata a Napoli dove vive e lavora. Incontra la fotografia alla fine degli anni settanta e fonda insieme a Gianni Rollin e a un gruppo di fotografi napoletani l’associazione Ricerca Aperta, punto di riferimento per la diffusione della cultura fotografica a Napoli.

Comincia a sperimentare in camera oscura per l’associazione e successivamente si avvia al reportage e alla fotografia sociale. Un progetto la impegna per tutti gli anni ottanta: fotografa il quartiere Sanità puntando l’obiettivo su vicoli, case e persone, su interni ed esterni, sulla vita dalla nascita alla morte fino alla mostra “Mater Dei”. Dalla fine degli anni novanta fino al 2007 partecipa alle attività de “I lunedì della Fotografia” assieme a Vera Maone, Antonio Biasiucci, Fabio Donato, Mimmo Jodice e Cecilia Battimelli, per la costituzione di un centro della fotografia a Napoli. Si allontana dal repertorio socio-antropologico e nascono “Vite Concluse”, un lavoro durato circa tre anni all’interno del Carcere Borbonico di Procida, e “Quinta di Luna”, un racconto sulla pesca di notte al largo del golfo di Napoli. Da sempre si è dedicata infatti alla dimensione della festa. Ha esposto inoltre in numerose mostre sia in Italia, sia all’estero; le più recenti al Pan, al Mav, al Madre e S. Pietroburgo. Ha pubblicato poi diversi volumi ed è citata in alcuni testi ed enciclopedie sulla storia della fotografia.

Renato Aiello

 

 

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