Presentate oggi le attività della Tappeto Volante al Museo del Sottosuolo


La Tappeto Volante di Domenico Maria Corrado è attiva da numerosi stagioni nel settore del turismo didattico con iniziative tra Pompei, Ercolano, Castelcivita e Salerno. Per la stagione 2015/2016 la Tappeto Volante propone un nuovo anno di eventi all’interno del Museo del Sottosuolo di Napoli, che si inaugurerà con “L’inferno di Dante” sabato 26 settembre.
Tra le circa novecento cavità di Napoli, il Museo del Sottosuolo si propone di rilanciare la propria offerta iniziando dai due spettacoli della Tappeto Volante: “L’Inferno di Dante” e “Le Favole Sottoterra”, da Basile a Massimo Andrei, per un ciclo di appuntamenti che andrà avanti fino al mese di aprile.
Ampia la proposta per le scuole, a cui è dedicato anche l’appuntamento con “L’Eneide” al Teatro Delle Palme, in linea con l’ideale racconto delle grandi opere della letteratura dell’Umanità, un discorso che la Tappeto Volante ha intrapreso da anni con il fine dichiarato di sottolineare lo stretto legame esistente tra cultura e intrattenimento.
I quarantadue giorni di repliche de “L’Inferno di Dante” al Museo del Sottosuolo e lo spettacolo di Massimo Andrei, “Le Favole Sottoterra”, puntano i riflettori sul Museo del Sottosuolo con l’obiettivo di rendere quest’ultimo tappa irrinunciabile per chi visita Napoli. Tra le offerte speciali per turisti, “Weekend con Dante” propone cena, pernottamento in città e spettacolo, un’ottima occasione per creare sinergie lavorative e per far conoscere le meraviglie della città.
Ancora tante le iniziative che la Tappeto Volante svelerà nel corso della stagione, non resta che prenotare un posto per un viaggio tra cultura, arte e intrattenimento nel Museo del Sottosuolo.

L’INFERNO DI DANTE NEL MUSEO DEL SOTTOSUOLO DI NAPOLI
Dopo aver incantato oltre 700.000 spettatori nelle edizioni realizzate nelle Grotte di Pertosa e di Castelcivita, L’Inferno di Dante continua il suo emozionante viaggio con un nuovo fantastico allestimento, realizzato in esclusiva per e nel Museo del Sottosuolo di Napoli.
Basato sulla Prima Cantica dell’Opera di Dante Alighieri, racconta il viaggio del Sommo Poeta tra i dieci cerchi dell’Inferno alla ricerca dell’Amore. Un susseguirsi di incontri con i personaggi straordinari del regno delle anime dannate in una cornice che non potrete dimenticare.
L’obiettivo è far vivere il luogo che ospita lo spettacolo e aumentare ancora il coinvolgimento dello spettatore. “L’inferno di Dante” nel Museo del Sottosuolo si realizza in tre momenti, ognuno dei quali vedrà protagonista una sala differente del Museo che si sviluppa per circa 3000 mq a 25 metri sotto piazza Cavour, nel cuore della Città, a pochi metri dal Museo Archeologico Nazionale.
Nella prima Sala chiamata “Sala Bianca”, dedicata alla prematuramente scomparsa primogenita di Clemente Esposito, padre della speleologia urbana a Napoli e proprietario dei locali in superficie il pubblico incontra Il Sommo Poeta, che in compagnia di Virgilio, che lo libera dalla Lupa dalla Lonza e dal Leone, inizia il suo viaggio, superando l’ira di Caron Dimonio dagli occhi di bragia, ascolterà la voce suadente e innamorata di Beatrice nella sua invocazione, affiche l’autore dell’Eneide aiuti il suo “amico e non de la ventura” nella “diserta piaggia” sfiderà le grida di “Minosse” e si emozionerà alle parole di “Francesca da Polenta” che abbracciata al suo “Paolo” invocherà la “Caina per chi a vita la spense”. Nella seconda Sala, Sala intitolata a Michele Quaranta, detta “delle riggiole”, il Pubblico vedrà ed udrà come Cerbero prima e Pluto il Dio della ricchezza poi, tenteranno invano di avversare il cammino del Poeta e della Sua Guida, e nemmeno le Furie: Megera, Aletto e Tesifon, benché invochino la Medusa potranno bloccare il passaggio alla Città di Dite. Infine Farinata degli Uberti e Cavalcante Cavalcanti usciranno dalle Loro “archie infuocate” per conoscere il viandante Fiorentino, mentre l’albero di Pruno che imprigiona Pier delle Vigne, poeta alla corte di Federico II di Svevia e intimo consigliere dell’imperatore, pregherà il Sommo Poeta che “nel mondo riede, di confortar la memoria mia, che giace ancor del colpo che ’nvidia le diede”.
Nella terza ultima sala dedicata a Lucio Bartoli, detta “della guerra” Dante, Virgilio e il Pubblico incontreranno gli ultimi tre personaggi provenienti da tempi e da
epoche precedenti: Ulisse, del celebre “fatti non foste a viver come Bruti ma per seguir virtute e conoscenza” il Conte Ugolino che piange la sua disperazione e Lucifero, il Male Assoluto, rappresentato in un modo da far riflettere chi lo incontra.

E quindi “uscimmo a riveder le stelle”.

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