SETTEMBRE AL MUSEO NOVECENTO: ULTIMI APPUNTAMENTI DEL MESE


SETTEMBRE AL MUSEO NOVECENTO: ULTIMI APPUNTAMENTI DEL MESE

 CIAK NOVECENTO

 28 Agosto – 24 ottobre 2015

Il segno della Toscana

programma di proiezioni a cura di Gli Spostati

Scartando l’idea ormai abusata di considerare la Toscana unicamente come set naturale e artistico per le produzioni cinematografiche, Il segno della Toscana porta in primo piano il lavoro di registi, sceneggiatori, direttori della fotografia, musicisti, scenografi, costumisti e attori che, partendo dal loro essere toscani per nascita e formazione, hanno saputo attingere a questa straordinaria cultura artistica e visuale per riversarla nel cinema.

 

 

Venerdì 25 settembre ore 21.00

La viaccia di Mauro Bolognini

Italia-Francia 1961 – bn – 100’

Soggetto: Mario Pratesi; sceneggiatura: Vasco Pratolini; scenografia: Flavio Mogherini; costumi: Piero Tosi; produzione: Alfredo Bini; con Jean-Paul Belmondo, Claudia Cardinale, Pietro Germi, Gabriella Pallotta, Romolo Valli.

Storie d’amore, di soldi e di coltello nella Firenze di fine Ottocento: il giovane Amerigo, spedito in città dalla tenuta di famiglia dove i parenti serpenti si contendono il patrimonio del patriarca defunto, s’invaghisce della bellissima Bianca, donna di vita incontrata in un bordello, e per frequentarla e mantenerla arriva a derubare lo zio, con tragiche conseguenze. Dal romanzo verista L’eredità (1889) di Mario Pratesi il colto, letterato Bolognini, assistito nella sceneggiatura dal fiorentino Vasco Pratolini, ha tratto un film di coinvolgente nitore ed eleganza stilistica. Nastri d’argento 1962 a Flavio Mogherini (scene) e Piero Tosi (costumi).

Tra gli ospiti di domani sarà presente Gianna Giachetti: l’attrice toscana sarà introdotta da Giovanni Maria Rossi e dal giornalista Enrico Zoi.

 

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti e non prevede l’accesso al percorso museale. Il programma fa parte dell’Estate Fiorentina 2015.

LEZIONI DI ARCHITETTURA

Lunedì 28 settembre ore 15.30
Patrizia Mello

Firenze e le avanguardie Radicali. Progetti, azioni, super-visioni, oggetti extra

In collaborazione con Università degli studi di Firenze, Facoltà di Architettura

Tra la metà degli anni ’60 e la metà degli anni ‘70, Firenze è attraversata da un fermento di idee e di pensieri maturato all’interno della Facoltà di Architettura che pone le basi per una vera e propria rivoluzione del modo di concepire lo spazio abitato dall’uomo. Si tratta dell’effetto “radical”, un pensiero che pone questioni “fondamentali” sul futuro dell’ambiente costruito, facendo i conti con l’ingombrante eredità dei pensatori del Movimento Moderno e con la portata storica dei contributi forniti in campo politico e sociale. Al processo partecipano forze eterogenee che spaziano dall’architettura all’arte, alla musica, al teatro, tutte accomunate dalla voglia di capovolgere gli assetti del presente, accelerando tempi e situazioni. Firenze diventa oggetto di azzardate elaborazioni teoriche, di prefigurazioni disinibite e disinteressate. Gli strumenti del pensiero si mescolano in uno scambio proficuo, attingendo a piene mani a tutta la cultura espressiva. Il pensiero delle avanguardie radicali si diffonde in altre città italiane e trova eco in Europa.

Inaugurando una stretta collaborazione tra Museo Novecento e il Dipartimento di Architettura DIDA dell’Università di Firenze, il ciclo intende proporre all’interno del museo un significativo approfondimento sulla ricchezza del pensiero dei principali esponenti radicals (Archizoom, Superstudio, Ufo, 9999, Zziggurat, Gianni Pettena, Remo Buti) e dei loro contributi, con particolare attenzione a quelli rivolti alla città di Firenze. L’indagine prosegue attraverso l’analisi della portata teorica di tali idee in relazione al più vasto rinnovamento dei linguaggi e dei metodi progettuali sviluppatisi in quegli anni a livello internazionale; nonché la valutazione dell’impatto sulla pratica progettuale e sui processi di formazione a distanza di alcuni decenni. Tra le altre finalità, la ricostruzione del clima culturale fiorentino di quegli anni, citando personalità di rilievo attive al di fuori del campo architettonico, quali: Sylvano Bussotti, Giancarlo Cardini, Giuseppe Chiari, Pietro Grossi, Mario Mariotti, Eugenio Miccini, Alberto Moretti, Maurizio Nannucci, Lamberto Pignotti, e molti altri.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti e non prevede l’accesso al percorso museale.

PAGINE D’ARTE

Mercoledì 30 settembre ore 17.30

Leonora Carrington un viaggio del Novecento. Dal sogno surrealista alla magia del Messico

Presentazione del libro di Giulia Ingarao edito da Mimesis Edizioni – Collana Arte e Critica. L’autrice in dialogo con Davide Lacagnina e Angela Sanna.

 

Il volume, risultato di dieci anni di ricerca tra Europa, Stati Uniti e Latino America, racconta la vita e le opere di Leonora Carrington(1917-2011), artista visionaria ed eclettica protagonista della storia dell’Arte del Novecento. Unica donna del gruppo surrealista capace di tenere testa a Breton, ha incarnato i due archetipi del femminile:femme enfant e femme sorcière.

Dopo la tormentata storia d’amore con Max Ernst, la follia e la fuga dal manicomio, l’artista d’origine inglese si stabilisce prima a New York, dove frequenta la galleria Arts of this Century diretta da Peggy Guggenheim, e poi in Messico. La cultura messicana alimenta la sua creatività stimolando la creazione di un universo iconografico e letterario popolato da figure mitologiche e fantastiche nel quale si mischiano la profonda conoscenza del Rinascimento italiano, le forme simboliche del surrealismo e gli studi sull’esoterismo e l’alchimia.

Il libro illustra la formazione in Europa, l’incontro con il Surrealismo e la lunga vita in Messico, dove Leonora Carrington ha terminato la sua esistenza nel 2011 e dove l’autrice l’ha frequentata nella sua casa a Città del Messico. Le vicende documentate si arricchiscono di accurate interpretazioni delle opere e di aneddoti biografici (l’incontro con Picasso, l’amicizia con, tra gli altri, Luis Buñuel, Alejandro Jodorowsky, Octazio Paz).

Carrington è oggi considerata una delle più grandi artiste surrealiste e messicane, la sua produzione è straordinariamente vasta e spazia dalla pittura, alla scultura, la letteratura, le arti applicate, la scenografia e il teatro.

Giulia Ingarao, critica e storica dell’arte, ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Palermo e si è specializzata presso l’Universidad Nacional Autónoma de México. Ha pubblicato numerosi saggi, molti dei quali sulla diaspora surrealista in Messico. È docente di storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti e non prevede l’accesso al percorso museale.

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