Oggi ricorre il XXIII anniversario della strage di Capaci


“Ricorre oggi un anniversario che simbolicamente racchiude tutte le realtà per le quali abbiamo deciso di spendere ogni energia, perché dove c’è una Vittima del Dovere o un suo familiare, Fervicredo non farà mai mancare il proprio incondizionato sostegno. E quest’anno ci piace esaltare il fatto che in tante occasioni ogni Autorità italiana ha voluto mettere al primo posto il pensiero e il ricordo per chi ha dato tutto per il Paese e per i suoi cittadini. Una per tutte durante la giornata di ieri quando, in occasione della Festa della Polizia, abbiamo assistito ed ascoltato qualcosa di indimenticabile, dalla viva voce del Papa, del Presidente della Repubblica, del Capo della Polizia. Ciò che conta, però, è che quelle cose siano indimenticabili per tutti gli altri, e che dunque vengano tramutate in fatti concreti che testimonino nella quotidianità la reale vicinanza ed il rispetto per chi non c’è più, ma soprattutto per chi è rimasto”.

Sono le parole di Mirko Schio, Presidente dell’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), in occasione del 23° anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli Agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, assassinati barbaramente dalla mafia. Un anniversario preceduto da un altro importante appuntamento che ha visto Fervicredo in prima fila ospite della Festa della Polizia celebrata ieri a Roma, ed anche della precedente udienza in Vaticano con Papa Francesco che ha incontrato i familiari delle Vittime dei caduti in servizio della Polizia di Stato, accompagnati dal Capo della Polizia, Alessandro Pansa.

“Ringrazio voi – ha detto Bergoglio – parenti di coloro che hanno perso la vita o sono stati gravemente feriti nell’esercizio del loro dovere, per la testimonianza di speranza cristiana che vi anima e per l’attaccamento alle Istituzioni e alla vostra missione. Il Signore premierà ogni sacrificio accolto per amore del bene – ha aggiunto il Papa, rilevando che i violenti si scagliano contro le Forze dell’ordine perché trovano in esse “l’ostacolo più arduo ai loro disegni efferati”. Il fatto che molti figli dei poliziotti colpiti “hanno voluto continuare l’opera iniziata dai loro congiunti, indossando la divisa della Polizia e servendo lo Stato”, per Francesco conferma che prestare servizio nella Polizia rappresenta “un’autentica missione e comporta l’accoglimento e la concreta messa in pratica di atteggiamenti e valori di speciale rilevanza per la vita civile. Mi riferisco allo spiccato senso del dovere e della disciplina, alla disponibilità al sacrificio, fino, se necessario, a dare la vita…”.

“Parole che hanno reso impossibile contenere la commozione – confessa Schio -, soprattutto mentre gli occhi scorrevano su tutti i volti fieri dei Poliziotti presenti, orfani di Poliziotti che non ci sono più, e che Fervicredo conosce uno ad uno…”. Ma anche la successiva cerimonia ufficiale per il 163° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato è stato un momento speciale, anche rispetto a tutti gli anni trascorsi, per Vittime del Dovere ed i loro familiari, al centro di una celebrazione questa volta incentrata proprio sul valore del sacrificio di chi ha dato vita e salute per lo Stato. A rendere l’idea di tutto ciò è stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ci ha tenuto ad esprimere due sentimenti ben precisi, il primo dei quali è stato proprio “un omaggio e un ricordo commosso per tutti i caduti della Polizia di Stato – ha detto -, ed il secondo è un grande augurio a tutte le donne e agli uomini della Polizia di Stato, ai loro familiari. Grazie per quel che fate”.

“Anche noi dobbiamo dire grazie – aggiunge Schio – perché purtroppo non è un fatto scontato che le Vittime del Dovere ed i loro familiari vengano messi ‘al primo posto’. E’ qualcosa per cui ostinatamente insistiamo, al di là ed al di fuori di feste e cerimonie, ma piuttosto nella vita di tutti i giorni quando dobbiamo scontrarci con ostacoli e difficoltà che rendono davvero indegno il trattamento che i nostri assistiti spesso subiscono, un oltraggio che persevera ed aggrava la sofferenza per aver pagato con la propria pelle il prezzo della coerenza, dell’onore, del vero e profondo senso del dovere che anima i Servitori dello Stato”.

“Un modo di essere perfettamente incarnato dagli eroi scomparsi a Capaci 23 anni fa, Vittime sacrificali assieme a tutte le persone che li hanno amati e che non smetteranno mai di soffrire per la loro assenza. Eroi che abbiamo il dovere di ricordare indicandoli come tali con determinazione soprattutto agli occhi dei nostri figli” conclude il Presidente di Fervicredo, annunciando la partecipazione dell’Associazione al Trofeo “Per non dimenticare” organizzato dal Sindacato Indipendente di Polizia Coisp ed altri partner per domani a Palermo, a partire dalle ore 9.00 presso il Centro sportivo universitario.

Coisp

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