G8 Genova, torna lo spettro dell’accanimento contro le Forze dell’Ordine


“Fu l’unico che era deputato a farlo, a definire, in dettaglio, il giovane Carlo Giuliani. ‘Mio figlio era uno sbandato, un punkabestia, un drogato. Non lo volevo più in casa da mesi’. Questo non lo ha detto Mario Placanica, non lo ha detto un altro Carabiniere, né un Poliziotto, né nessun altro se non suo padre, in un’intervista rilasciata all’indomani della morte del figlio. A sperare di ‘far presto un bel funerale’ a Carlo Giuliani non fu nessuno di noi, nessuno di quelli mandati a fronteggiare migliaia di persone urlanti che volevano ammazzarci, fu suo padre e solo suo padre. Quella stessa persona che oggi, pervicacemente, cerca la distruzione totale di Mario Placanica, un giovane che ha avuto la vita distrutta, pagando ingiustamente tutto l’odio e le falsità che hanno fatto comodo a qualcuno. Ma questa persona cosa vuole, ancora sangue? Crediamo proprio di sì. E mentre si avvicina a grandi passi l’anniversario del G8 di Genova, e con esso della follia che ha funestato tante vite, lo sconcerto cresce a dismisura. Perché l’atteggiamento di Giuliano Giuliani è il simbolo perfetto dell’ipocrisia che subiamo da dodici interminabili anni. Quell’ipocrisia, quell’accanimento, quell’odio violento contro di noi hanno distrutto ingiustamente la vita di un ventenne che ha perso tutto, e ogni luglio noi dobbiamo continuare a sentire le solite meschine crudeltà che non sopportiamo più”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, interviene ancora in vista dell’iniziativa che il Sindacato Indipendente di Polizia ha organizzato per sabato, 20 luglio, a Genova, in occasione dell’anniversario degli scontri avvenuti nel 2001, durante il G8, a Genova. Quattro giorni di incidenti gravissimi, che impegnarono le Forze dell’Ordine a contenere aggressioni di corposi gruppi di contestatori che misero a ferro e fuoco la città. L’apice di quelle violenze si raggiunse certamente in piazza Alimonda, dove Carlo Giuliani rimase tragicamente ucciso da un colpo di pistola partito dall’arma dell’allora altrettanto giovane Carabiniere Mario Placanica, contro il quale il primo si stava scagliando imbracciando un estintore, nel pieno degli attacchi furiosi che riempivano ogni angolo della piazza in mezzo al fuoco dei mezzi dati alle fiamme dai manifestanti.

Lo stesso ex militare – che in seguito ha lasciato l’Arma dei carabinieri – ha poi dovuto subire un interminabile iter giudiziario, in ogni grado e sede di giudizio, fino davanti alla Corte Europea, venendo sempre puntualmente ritenuto innocente. Il padre di Carlo Giuliani, Giuliano, insiste però a proporre procedimenti giudiziari contro Placanica, e l’ultimo in ordine di tempo è una causa civile che ha intentato contro di lui.

“Quando ripensiamo a quei giorni a Genova – insiste Maccari -, quando rivediamo quelle immagini, riguardiamo quei filmati, riascoltiamo quei sonori, ci si accappona la pelle. Ripensare a quel giovanissimo ausiliario dei Carabinieri che, mezzo tramortito da una giornata di scontri e mezzo intossicato dal fumo, chiuso dentro ad un defender rimasto intrappolato in mezzo alla furia della folla, ferito e investito di strepiti e colpi e lanci di oggetti, ci vengono i brividi, perché molti di noi si sono visti aggredire senza ritegno, e non una volta. Non sopportiamo più chi dà degli eroi a quelle persone che erano là per fare del male, per distruggere, per devastare, e dei torturatori a noi, che abbiamo rischiato la vita per fare il nostro dovere. Non ne possiamo più di chi infierisce su colleghi innocenti per i propri scopi. Ci spieghi Giuliani perché suo figlio, quello che lui non voleva più neppure in casa e nel cui nome ora chiede non si sa bene quale genere di giustizia, tentò di uccidere Placanica e perché sembra che adesso voglia farlo anche lui”.

Coisp

Nessun Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

16 + sei =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Precedente Paolo Borsellino, anniversario della strage di Via D'Amelio
Successiva Consigliere Curcio chiede affondamento barche dei migranti

Articoli Suggeriti

Il presidente del Consiglio Regionale Paolo Romano ospite della presentazione del libro “Brutti, sporchi e cattivi”

“More Afro Mood”, grande successo per SUMMARTE in jazz

SOLD OUT AL TEATRO DON PEPPE DIANA PER PICCOLI SEGRETI DI FAMIGLIA

Domani la II Giornata dedicata al pensiero di Blaise Pascal “Miseria e grandezza dell’umano”

SfogliaVerticale: giovedì presso SfogliateLab si terrà la prima verticale di sfogliatelle

Pietro Parisi sostiene la cucina sociale