Il Mart di Rovereto rende omaggio ad Adalberto Libera


Il Mart, Museo di a rte m oderna e c ontemporanea di Trento e Rovereto rende un nuovo omaggio all’architetto Adalberto Libera (1903 – 1963 ), uno dei grandi protagonis ti del rinnovamento dell’ architettura italiana. Un nuovo punto di vista è offerto sull’opera di questo grand e maestr o dell’architettura moderna: il curatore della mostra, l’architetto Nicola Di Battista, ha scelto infatti di approfondire il lavoro di Liber a attraverso la selezione di alcuni progetti tra i più significativi, la cui lettura, sorprendentemente inedita, intende attualizzare le modalità di formazione di uno stile. In questo modo è ripercorsa la storia professionale di Adalberto Libera, con parti colare attenzione al periodo di formazione e agli esordi, dove più forte risulta la sua volontà di proporre un linguaggio moderno e internazionale, attraverso l’interpretazione degli indirizzi del Razionalismo europeo.

Nell’ Italia fascista il settore degli allestimenti espositivi era l ’ unica palestra possibile per gli architetti razionalisti, le cui tensioni creative d ’ avanguardia erano tenute a prudente distanza dal regime. In questo settore Libera esprime con grande chiarezza un’ idea di architettura capac e di mettere in relazione il contesto storico con le forme della città modern a, come accade ad esempio per l’ allestimento della mostra delle colonie estive e dell’infanzia al Circo Massimo a Roma nel 1937. Dotato di una eccezionale abilità nel disegno, Lib era usa rappresentare i propri progetti con magistrali vedute prospettiche, quasi sempre di spazi inter ni, alcune conservate e altre andate perdute e di cui si hanno oggi solo le riproduzioni fotografiche in bianco e nero.

Queste prospettive sono capaci da sole di raccontarci il progetto senza l’ausilio di altri elaborati ed è per questo che Di Battista ha deciso di renderle ‘protagoniste’ di tutta l’esposizione. Così na sce l’idea dell’allestimento di questa mostra, a cura dell’architetto Gianni Filindeu, o rganizzato attorno a 1 4 grandi riproduzioni delle vedute prospettiche dei progetti selezionati. Il visitatore ha la possibilità di entrare come protagonista nell’architettura di Adalberto Libera, coglierne gli aspetti più legati alla composizione e assumer li come valori assoluti da interpretare nell ’ attualità.

Accanto alle grandi foto sono esposti anche materiali d’archivio originali relativi a ogni progetto, quali schizzi, foto grafie, pubblicazioni d’epoca e soprattutto preziose relazioni tecniche redatte da Libera stesso. Da questo primo spazio si raggiungono alcuni ambienti, ciascuno dei quali ospita una sezione della mostra: la prima è dedicata ai disegni realizzati da Libera nell ’arco della sua vita su temi e con tecniche differenti; la seconda comprend e una raccolta di tempere originali che ill ustrano alcune sue architetture; la terza è dedicata ai progetti a pianta centrale ; una sala è dedicata ai video . L’ultima stanza è interamente dedicata alla “città ideale”: Adalberto Libera, come in una boule à n eige , disegna un paesaggio riassunt ivo dell’ Italia che fa da sfondo a un grande ambiente in cui si celebra una scena conviviale.

22 giugno – 8 settembre 2013

Venerdì 21 giugno 2013

Ore 11.30 conferenza stampa
Ore 19.00 inaugurazione 

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