Davide Guida presenta il suo ultimo film contro il bullismo: “Non vi lasceremo soli”


Lunedì 7 febbraio, al Cineclub Materdei di Napoli, verrà presentato in prima assoluta: “Non vi lasceremo soli”, del regista Davide Guida, nuovo film firmato dal regista meneghino di nascita e napoletano per convinzione.

Nella giornata contro il bullismo e il cyberbullismo, tematiche sulle quali il film è incentrato, Guida le affronta in maniera originale e indaga con occhio attento, le conseguenze nei rapporti fra gli studenti, il mondo adolescenziale, le problematiche frequentemente dolorose, i risvolti pericolosi,  che possono sfociare nel dramma, la persecuzione sistematica delle vittime, le varie forme di violenza del branco e i motivi, a volte inimmaginabili per la gente comune, che risiedono a monte.

Nei suoi film, sono evidenti la narrazione sociale e la denuncia sui malesseri della realtà sociale e del mondo scolastico, realtà dure da accettare che molti attribuiscono all’oggi ma, in effetti, appartengono al passato. A tale proposito, Guida ricorda: “il malessere adolescenziale che degenera in violenza e bullismo, non è una piaga nata nei giorni nostri”. È la percezione che è cambiata e, con essa, la consapevolezza.

Si comincerà con la presentazione, in programma alle ore 11, con la conferenza stampa. Poi, un breve seminario sul bullismo, di seguito, la proiezione. La conduzione è affidata alla giornalista Teresa Lucianelli, professionista nota per il suo particolare impegno nel sociale, anche attraverso la sua solidale rassegna itinerante “#InsiemeperilTerritorio” che promuove con il supporto della grande squadra da lei fondata.

All’introduzione del direttore artistico del Cineclub Materdei Vittorio Adinolfi, seguiranno i saluti istituzionali dei consiglieri Gaetano Alfani, per il Comune di San Gennaro Vesuviano e Alessandro De Simone della Municipalità 3 di Napoli. Ad intervenire per primo, sarà il regista e sceneggiatore del film. Dopo di lui, per l’Associazione alla Foce del Sebeto, parlerà la presidente Silvana Geirola e poi  sulla “Presentazione progetto educativo per Autistici”, il tributarista Salvatore Palma; la parola passerà quindi ad Adriana Mascia, direttrice casting del film, autrice, attrice teatrale e cinematografica; quindi, gli attori protagonisti Stefania Liberti e Enzo Frattini; ancora, Fabio De Nunzio, la musicista romana Emanuela Chiodi e le cantanti Daniela De Luca, Viviana Cozzolino e Claudia Trombetta, autori e interpreti della colonna sonora.

Due proiezioni sono previste nella giornata di lunedì: quella delle ore 11,40 sarà preceduta da incontri stampa e seminario; quella delle 19, sarà seguita da un intervento sull’autodifesa, a cura del maestro Raffaele Lettieri, Federazione Italiana Krav Maga.

Voluto con convinzione dal Comune di San Gennaro Vesuviano nella figura del sindaco Antonio Russo e del consigliere Gaetano Alfani, il mediometraggio che è stato anche scritto da Guida, è prodotto da DGPhotoArt Cinema in collaborazione con Teleblu Napoli. È stato realizzato in low-budget con la collaborazione di attori professionisti ed emergenti, di Napoli e di San Gennaro Vesuviano, la partecipazione straordinaria di Fabio De Nunzio, presidente della associazione nazionale “Bullismo No Grazie” che vi ha collaborato attivamente, già inviato di Striscia la Notizia e ospite fisso nel programma “Il caffè di Raiuno”.

Regista, sceneggiatore, scrittore di romanzi e novelle, esperto tecno-informatico, operatore audiovideo, Davide Guida ha al suo attivo le sceneggiature di molti lungometraggi, prevalentemente a sfondo sociale.

Il regista milanese ama ripetere “mi sento tutto napoletano”, come ama presentare storie di vita quotidiana, ambientate a Napoli e in Campania. Concentra la sua attenzione sul bullismo scolastico, quello fisico, il cyberbullismo; così pure su di una società delineata e costretta da stereotipi imposti:  indifferenza, egoismo, crudeltà, violenza.

Guida concentra l’attenzione sul logoramento quotidiano al quale viene sottoposta la vittima, nelle sue varie forme, sulla violenza psicologica che distrugge le energie del perseguitato, ne mina l’autostima e fiducia in se stesso, fino ad annullarle, trasformandolo in un morto vivente, che vaga tra i corridoi della scuola e le strade, “dissanguato” dalla perfidia metodica dei bulli. In questo meccanismo perverso, più la vittima si piega, più i persecutori aumentano la dose delle violenze, l’intensità della persecuzione. Il bullizzato arriva a convincersi di non merita niente: amore, affetto, gratificazioni, successo, un ruolo di rilievo. Mano mano, prende forma nella sua mente, un’ immagine di sé, passiva e inetta, quella stessa che è stata costruita in maniera persecutoria dal gruppo violento.

L’originalità di Davide Guida sta nel concentrare la sua attenzione e quella dello spettatore pubblico, sulla figura di un perseguitato che non accetta il ruolo di vittima, ma conserva dignità e orgoglio, e matura la sua rivalsa sui persecutori e non soccombe.  Tutt’altro, dunque, non su dal bullizzato perdente al quale siamo abituati, figura maggiormente diffusa nella realtà e riportata sugli organi d’informazione.

Un messaggio di speranza affinché ciascun perseguitato trovi la forza di non soccombere.

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