Lombardia mette a rischio donazioni verso Paesi in Via di Sviluppo


“Se la Giunta regionale decidesse di abrogare questa legge, che dal 2001 consente agli ospedali pubblici lombardi di dismettere e donare le apparecchiature biomediche ancora funzionanti, si verranno a creare pesantissime ripercussioni sulle attività di molte associazioni che lavorano nella Cooperazione Sanitaria e si metterebbe a serio rischio la salute di milioni di persone che vivono nei Paesi in via di sviluppo. Questa è una delle eccellenze lombarde e italiane di cui andare fieri e la politica rischia ora di privarci anche di un notevole risparmio economico perché, gli ospedali donatori oltre a rendere disponibili delle apparecchiature che in Italia sono obsolete, evitano gli alti costi di smaltimento.” – Ha dichiarato all’Osservatorio Malattie Rare Federico Cesari, presidente delBanco Informatico Tecnologico e Biomedico Onlus (BITeB) alla notizia che il prossimo 23 aprile, in occasione del Consiglio Regionale, si discuterà della possibile abrogazione della Legge n. 10 del 7 maggio 2011.

La l.r. 10/2001 ha permesso alla Regione Lombardia di realizzare, grazie alla collaborazione di decine di associazioni non profit italiane, una serie di importanti attività in ambito sanitario per i cittadini residenti in Paesi in Via di Sviluppo e ad economia in fase di transizione. Tra queste ci sono i gemellaggi ospedalieri tra aziende ospedaliere lombarde e strutture straniere; l’utilizzo a fini umanitari del patrimonio mobiliare dismesso dalle aziende sanitarie, l’assistenza sanitaria a favore di cittadini stranieri, soprattutto bambini e adolescenti. Dal 2008 ad oggi, sono state distribuite 21.532 attrezzature e strumentazioni sanitarie dismesse in 46 Paesi per un valore stimato di circa 4milioni di euro.

 La divisione biomedica del BITeB, grazie anche alla legge 10/2001, ha assegnato oltre 7000 attrezzature sanitarie a circa 40 organizzazioni attive nella in 32 Paesi, prevalentemente in Africa, Sudamerica e Asia. Grazie al Programma di Donazione TechSoup, inoltre, ha donato, a 321 organizzazioni, nuove tecnologie messe a disposizione da aziende leader del settore informatico, per un valore di 3 milioni di euro.

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