A Portici esperti e ricercatori da tutta Italia si riuniscono al convegno “Piccolo è bello”


L’alta cucina e il diritto al cibo sano dipendono dai piccoli produttori agro-alimentari, realtà da salvaguardare alla luce della progressiva riduzione delle cultivar nonché del rischio estinzione di molti alimenti di eccellenza. Sul tema, l’Accademia Italiana della Cucina, il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II e l’Accademia dei Georgofili promuovono il convegno Piccolo è bello: le sfide delle piccole imprese agro-alimentari, da venerdì 11 a domenica 13 novembre 2016 alla Reggia di Portici (Napoli).

Docenti e ricercatori di quattro atenei italiani, assieme a esperti e a piccoli produttori, si confrontano sulle condizioni e sulle prospettive del settore, di particolare interesse per l’economia italiana e campana: dalle innovative tecniche di coltivazione e allevamento, alla sicurezza alimentare, al Mediterranean food design e alla gestione delle micro-imprese agricole nel mercato globale. Aprono i lavori, venerdì 11 alle ore 14:30, Matteo Lorito direttore del Dipartimento di Agraria della Federico II, Paolo Petroni presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, Francesco Giulio Crescimanno presidente della Sezione Sud ovest dell’Accademia dei Georgofili, e Vincenzo del Genio delegato di Napoli dell’Accademia Italiana della Cucina e organizzatore del convegno con Stefania De Pascale e Raffaele Sacchi.

Sabato 12 intervengono Gennarino Masiello vicepresidente nazionale Coldiretti e Vito Amendolara vicepresidente Federazione Europea Sicurezza Alimentare. Domenica 13 spazio alla promozione turistica del territorio con visite guidate agli Scavi archeologici di Ercolano, alle Ville vesuviane e al Museo del Corallo di Torre del Greco.

L’agricoltura italiana si caratterizza per la presenza dominante di piccole e micro-imprese agricole ed agro-alimentari. Molte di esse tuttora ancorate saldamente alle tradizioni, custodi del territorio, del paesaggio, dello straordinario patrimonio genetico di razze e varietà vegetali ed animali, di saperi agricoli (agri-cultura) lungo tutta la filiera, dalla produzione all’utilizzazione dei prodotti finali.

Gli scenari recenti, caratterizzati dalla coesistenza di fenomeni contraddittori, quali la crescente globalizzazione dei consumi e l’apparente difesa dei prodotti tipici, impongono alle piccole imprese nuove sfide e richiedono strategie di marketing innovative. Le certificazioni di prodotto, il riconoscimento UNESCO alla dieta mediterranea, la possibilità di creare reti di imprese, il riconosciuto valore delle qualità non solo sensoriali di alcuni prodotti enogastronomici nazionali, il marketing culturale ed i nuovi strumenti di comunicazione, influenzeranno l’evoluzione futura del nostro sistema agroalimentare e meritano un approfondimento.

In tale contesto, obbiettivo di queste giornate è ascoltare la voce di ricercatori e tecnici del settore, e – soprattutto – di alcuni attori privilegiati, produttori o utilizzatori sapienti, che ci racconteranno la loro esperienza di impresa, il loro percorso virtuoso e la loro ricetta vincente.

PROGRAMMA

Venerdì 11 novembre 2016

Ore 14:30 Registrazione

Ore 14:50 Apertura e saluti

Notaio Vincenzo del Genio – Delegato Napoli Accademia Italiana della Cucina

Prof. Matteo Lorito – Direttore Dipartimento di Agraria – Università di Napoli Federico II

Prof. Paolo Petroni – Presidente Accademia Italiana della Cucina

Prof. Francesco Giulio Crescimanno – Presidente della Sezione Sud ovest dell’Accademia dei Georgofili

Ore 15:20 Introduzione ai temi del convegno

Prof. Giuseppe Benelli – Professore di Filosofia all’Università di Genova

Ore 15:40 Prima parte

Le produzioni agricole tipiche e innovative.

Introduce e modera: prof. Raffaele Sacchi

Dipartimento di Agraria, Università di Napoli Federico II

Ore 16:00 Prof. Tiziano Caruso Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali – Università degli Studi di Palermo

“Riflessioni sulla frutticoltura”

Ore 16:20 Prof.ssa Stefania De Pascale

Dipartimento di Agraria – Università degli Studi di Napoli Federico II

“Le produzioni vegetali tra tradizione e innovazione”

Ore 16:40 Prof. Donato Matassino

Accademia dei Georgofili, già Professore dell’Università di Napoli, Dip. Di Agraria

“Le produzioni animali alimentari di eccellenza in via di salvataggio: la Campania”

Ore 17:00 Coffee break

Ore 17:20 Prof.ssa Teresa Del Giudice

Dipartimento di Agraria – Università degli Studi di Napoli Federico II

“Le piccole imprese e il mercato agroalimentare globale: Davide contro Golia”

Ore 17:40 Tavola rotonda: esperienze aziendali a confronto

Moderano: S.De Pascale e R.Sacchi

Interventi programmati.:

Ore 18:30 Dibattito e considerazioni conclusive

Ore 20:30 Assaggi di prodotti campani nella Sala Esposizione Rosso Pomodoro, anticamera del quarto dei Principi della Reggia di Portici, offerto dalla Delegazione di Napoli. Alcuni dei prodotti saranno offerti dalle aziende partecipanti alla sezione “Esperienze aziendali” e dalla Federazione Nazionale Coltivatori diretti. Intrattenimento musicale a cura della Agricultural folk-band “Terraterra” (Associazione Musicisti Agrari, Portici)

Sabato 12 novembre 2016

Ore 9:30 Seconda parte

La trasformazione dei prodotti e l’enogastronomia

Introduce e modera: Prof.ssa Stefania De Pascale

Dipartimento di Agraria – Università degli Studi di Napoli Federico II

Ore 9:40 Prof. Giovanni Ballarini

Accademia Italiana della Cucina e Università degli Studi di Parma

“Le eccellenze alimentari animali in via di salvataggio: l’Emilia-Romagna “

Ore 10:00 Prof. Pasquale Giustiniani

Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Napoli

“Il diritto al cibo sano”

Ore 10:20 Prof. Pasquale Ferranti

Dipartimento di Agraria – Università di Napoli Federico II

“Marcatori della tipicità dei prodotti agro-alimentari”

Ore 10:40 Prof. Raffaele Sacchi

Dipartimento di Agraria – Università di Napoli Federico II

“Dalle origini della tipicità al Mediteranean Food Design”

Ore 11:00 Coffee break

Ore 11:20 Gennarino Masiello

Vicepresidente Nazionale Coldiretti

“I giovani e le nuove sfide della filiera agroalimentare in Campania”

Ore 11:40 Dott. Vito Amendolara

Vicepresidente Federazione Europea Sicurezza Alimentare

“Sicurezza alimentare e consapevolezza del consumatore”

Ore 12:00 Tavola rotonda: esperienze aziendali a confronto

Moderano: S. De Pascale e R. Sacchi

Interventi programmati.

Ore 13:00 Dibattito e considerazioni conclusive.

° ° °

Visite guidate (su prenotazione):

– 1) Alle ore 15,00 del giorno Venerdì, 11 Novembre è prevista una visita guidata del Sito Reale di Portici e del Centro Museale (Musei delle Scienze Agrarie – MUSA Portici;

– 2) alle ore 10,00 del giorno Sabato, 12 Novembre è prevista una visita guidata agli Scavi di Oplontis. Farà da guida

l’Archeologa Dr.ssa Maria Vallifuoco; il Barone Prof. Massimo Ricciardi, Vicedelegato di Napoli

dell’Accademia, parlerà degli affreschi – di particolare bellezza artistica ed archeologica all’interno del sito, sui quali

ha pubblicato anche un pregevole lavoro scientifico – e in particolare, su quelli raffiguranti la frutta;

– 3) alle ore 15:00 del giorno Sabato, 12 Novembre è prevista una visita guidata al Museo del Corallo in Torre del

Greco (museo privato Liverino);

– 4) alle ore 10,00 del giorno Domenica,13 Novembre è prevista una visita guidata agli Scavi di Ercolano. Farà da guida

l’Archeologa Dr.ssa Maria Vallifuoco.

 

 

 

Comitato Organizzativo

Notaio Vincenzo del Genio,

Accademia Italiana della Cucina – Delegato di Napoli

Prof. Stefania De Pascale

Accademia dei Georgofili, Dipartimento di Agraria Università degli Studi di Napoli Federico II

Prof. Raffaele Sacchi,

Dipartimento di Agraria Università degli Studi di Napoli Federico II

 

Segreteria Organizzativa

Dipartimento di Agraria Università di Napoli Federico II

Dott.ssa Rosanna Caputo (081/2539134 – e-mail: [email protected])

Dott.ssa Adriana Forlani (081/2539143 – e-mail: [email protected])

Accademia Italiana della Cucina

Dott.ssa Myriam Cimino Fonti (081/406740 – Cell. 3488210511 – e-mail: [email protected] )

 

ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA

FONDATA DA ORIO VERGANI NEL 1953

Il Delegato di Napoli

 

ISTITUZIONE CULTURALE

DELLA REPUBBLICA ITALIANA

 

Fino agli anni ’50, primeggiava la cucina francese, con le sue spezie d’oltremare e le sue dense salse ed intingoli, e riusciva a far commercializzare prodotti anche non freschissimi, non essendo stata introdotta ancora capillarmente la catena del freddo. Successivamente, le cucine regionali – specie quella italiana, beneficiata dal miracolo economico degli anni ‘60 – hanno avuto il sopravvento. Cuochi molto bravi ed intelligenti riuscivano a trasformare abilmente prodotti eccezionali di aziende piccole ed oscure, e a realizzare pietanze particolarissime. Contemporaneamente al miracolo economico spagnolo (anni ’90), grandi Chef come Ferran Adrià e i fratelli Roca, sempre ai primi posti della rivista londinese “Restaurant”, con la loro cucina-spettacolo hanno avuto moltissimi seguaci, ma sempre utilizzando prodotti di piccole aziende e di ottima qualità. Perché viene chiamata “cucina-spettacolo”? Perché non è un mezzo, ma un fine: mentre normalmente la cucina viene considerata un mero luogo ove gli alimenti vengono realizzati e “transitano” verso il fruitore, nella cucina-spettacolo è la cucina stessa ad assurgere al ruolo di protagonista, ove la parte principale è quella del cuoco (lo Chef, più o meno stellato), mentre le materie prime alimentari e il territorio sono solo dei comprimari, mentre il produttore agricolo non è neanche nelle comparse!

Dall’inizio del Terzo millennio si è andata affermando la “nordic-cuisine”, rappresentata magistralmente dal ristorante “Noma” di Copenhagen, dello Chef René Redzepi, basata sull’utilizzo di prodotti selvatici (muschi e licheni) con gusto particolarissimo ricavato da prodotti non appartenenti alla grande distribuzione. Attualmente sono all’apice delle classifiche internazionali (come attesta la famosissima rivista inglese “Restaurant”) le cucine dei paesi emergenti del Centro-Sud America. Chef eccezionali sono, solo per citare i più famosi: in Perù, Acurio e Martinez, in Messico, Enrique Olvera, in Brasile, Max Atola; tutti famosi per la presentazione e trasformazione di prodotti di piccole aziende.

Da questa breve carrellata si evince che i prodotti di eccellenza sono il risultato del lavoro di piccole aziende. Necessaria è la loro tutela. Per tale motivo, ho ritenuto opportuno organizzare un convegno sul tema, che è però totalmente incentrato su un protagonista oscuro o quanto meno poco conosciuto: il piccolo imprenditore agricolo. Questo mio desiderio è stato sposato in pieno dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II, nonché dall’Accademia dei Georgofili, dalla Coldiretti e dalla nostra Accademia. I professori hanno condiviso l’idea che tutelare la biodiversità, significa tutelare il prodotto alimentare stesso; in un periodo nel quale si assiste alla progressiva riduzione delle cultivar (varietà), chi tenta di salvare prodotti merita attenzione e rispetto. Anche l’Accademia è fattivamente interessata al problema: l’uomo che produce alimenti in via di estinzione o di una qualità superiore a quella della norma, è meritevole dell’attenzione del pubblico.

Notaio Vincenzo Del Genio

 

Portici (Napoli) 11-13 novembre 2016

Dipartimento di Agraria, Università di Napoli Federico II

Sala Cinese della Reggia di Portici

Via Università, 100 – 80055 – Portici (Napoli)

Dipartimento di Agraria, Università di Napoli Federico II

Accademia Italiana della Cucina

Accademia dei Georgofili

 

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