Archivio Storico del Banco di Napoli: la voce di Toni Servillo e le parole di Antonio Neiwiller per l’installazione “Moltitudini” di Biasiucci


Giovedì 21 luglio, l’installazione multimediale Moltitudinidi Antonio Biasiucci, inaugurata lo scorso maggio nell’Archivio storico del Banco di Napoli, nell’ambito delle iniziative de Il Cartastorie (il museo dell’Archivio promosso dalla Fondazione Banco di Napoli), sarà dedicata ad Antonio Neiwiller. Per la prima volta a Napoli un omaggio al grande artista napoletano scomparso nel 1993, amico e maestro di Biasiucci e fondatore, con Mario Martone e Toni Servillo, di Teatri Uniti.

Nel corso dell’apertura straordinaria di Palazzo Ricca (via dei Tribunali, 213), che si terrà giovedì dalle ore 18 alle 21, all’interno della sala dell’installazione Moltitudini si potrà ascoltare la voce di Toni Servillo che recita il testo “Per un teatro clandestino” di Neiwiller, registrata dal vivo per l’occasione ieri sera (14 luglio) proprio all’interno della sala che ospita l’installazione.

Moltitudini, a cura di Gianluca Riccio e realizzata in collaborazione con Stefano Gargiulo (Kaos produzioni), con l’intervento sonoro di Pasquale Scialò, diviene così un’“opera viva” in cui parole, musica e teatro si intrecciano con l’arte contemporanea: una relazione che ha da sempre contraddistinto sia il lavoro di Teatri Uniti che l’opera di Neiwiller e il percorso artistico di Biasiucci, che afferma: “Ho imparato a fare fotografia a teatro partecipando ai laboratori di Neiwiller, regista di teatro. Quando devo realizzare un’installazione, mi porto dietro quell’esperienza: nell’osservare un luogo mi chiedo cosa è veramente importante per me collocare in quello spazio”.

Il presidente della Fondazione Banco di Napoli, Daniele Marrama, esprime “soddisfazione per il fatto che le nuove iniziative culturali portate avanti dalla Fondazione trovino riscontro nei livelli più alti del mondo dell’arte, in questo caso del mondo del teatro: è l’ennesima conferma della bontà del progetto Il Cartastorie, che ha l’obiettivo di reinterpretare in chiave artistica l’enorme patrimonio del nostro Archivio storico”.

MOLTITUDINI” di ANTONIO BIASIUCCI

“Moltitudini” è un lavoro site-specific nato, insieme alla mostra “Codex” (Museo Archeologico Nazionale di Napoli 19 maggio-18 luglio 2016), dallo sguardo di Antonio Biasiucci sull’Archivio Storico del Banco di Napoli,  che conserva la sconfinata raccolta di documenti del più grande archivio storico bancario del mondo, svelando centinaia di migliaia di vicende di personaggi celebri o ignoti in un affresco vivo di Napoli, dalla metà del 1500 ad oggi.

“Moltitudini”, a cura di Gianluca Riccio, è situata al terzo piano del cinquecentesco Palazzo Ricca di Via Tribunali sede della Fondazione Banco di Napoli. Al termine di un percorso negli antichi spazi dell’Archivio, si accede a un ampio spazio, un ambiente completamente buio animato dall’apparizione di centinaia di volti e cose: proiettati direttamente sulla superficie degli antichi faldoni che avvolgono lo spazio, le immagini dei visi dagli occhi socchiusi insieme a quelle prelevate da un repertorio oggettuale intimo e primario, finiscono per animare e dar vita ai 17 milioni di identità custodite nell’Archivio: un luogo della memoria che in questo modo diventa contenitore dell’umanità intera.

Biasiucci ha scelto di dedicare le sue “Moltitudini” a Antonio Neiwiller scomparso nel 1993, amico e maestro di Biasiucci e fondatore, con Mario Martone e Toni Servillo, di Teatri Uniti. L’omaggio a Neiwiller, che si inserisce nell’installazione rendendola “opera viva” e in continua evoluzione, ha dato il via ad un progetto tra arte e teatro, in collaborazione con Teatri Uniti: all’interno della sala dell’installazione si potrà ascoltare la voce dell’attore Toni Servillo, precedentemente registrata, che recita il testo “Per un teatro clandestino” e altri monologhi tratti dal teatro del regista napoletano.

Ecco come lo stesso Biasiucci racconta il suo forte legame con Antonio Neiwiller: “Sono un fotografo che ha imparato a fare fotografia a teatro partecipando ai “laboratori” di Antonio Neiwiller , regista di teatro.k. Il termine regista di teatro per Neiwiller non lascia ben immaginare la complessità di un grande artista che usava il teatro come epicentro delle arti tutte. Ho assistito per anni ai suoi laboratori, ho applicato i suoi metodi alla mia fotografia. Da quella esperienza è nata in me la consapevolezza della grandezza della fotografia come strumento senza limiti e della sua capacità di stare in linea con il proprio mondo interiore e la volontà immediata di cancellare il “genere fotografico” e pensare ad una “fotografia totale” affinché potesse sempre prevalere una visione, una propria interiorità, un racconto libero.” 

“Quando devo realizzare un’installazione, mi porto dietro tutta l’esperienza dei laboratori di Antonio Neiwiller («Il laboratorio – scrive Leo De Berardinis citando Antonio Neiwiller – è lo stimolo a sollecitare le corde interne del pensiero e dell’emozione, affinché diventino delle epifanie pure e scarnificate»)Nell’osservare un luogo mi chiedo cosa è veramente importante per me collocare in quello spazio. Non è importante la cronologia dei miei lavori, è fondamentale cosa penso sia necessario raccontare in quel luogo.”

 

Moltitudini è realizzata in collaborazione con Stefano Gargiulo Kaos Produzioni, con l’intervento sonoro di Pasquale Scialó.

Con le esposizioni “Codex” e “Moltitudini” di Antonio Biasiucci, a cura di Gianluca Riccio, parte l’iniziativa della Fondazione Banco di Napoli “Residenze d’Artista” uno dei tasselli intorno ai quali sta prendendo forma ilCartastorie, progetto culturale che prevede il coinvolgimento di ogni possibile forma d’arte nella valorizzazione artistica e culturale dei materiali raccolti nell’Archivio. Nello specifico, Residenze d’Artista è un programma di ospitalità produttiva dedicato ad alcuni tra i principali esponenti della ricerca artistica contemporanea, nazionale e internazionale. Ogni anno la Fondazione inviterà un artista a lavorare negli spazi dell’Archivio Storico e a confrontarsi, secondo il proprio linguaggio e la propria sensibilità, con i materiali in esso custoditi per rilasciarne una visione o una interpretazione declinata nella specificità dei diversi strumenti espressivi.

Sito web: www.fondazionebancodinapoli.it

Facebook: https://www.facebook.com/fondazionebancodinapoli/

Archivio Storico del Banco di Napoli

Napoli, Palazzo Ricca, Via dei Tribunali 213

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