Teatro, Imprenditori di sogni presenta: “Crazy Little Thing Called Love”


Tre corti teatrali, una serata unica.

Tre spettacoli, un solo tema: l’amore, declinato secondo le sue diverse accezioni. L’amore è un gioco ambiguo e misterioso, è una passione, è uno scambio di ruoli.

Nel teatro fondato da Massimo Troisi nel 1976, una data unica per i nostri tre corti, lì dove “La Smorfia” ha visto la luce per la prima volta.

CRAZY LITTLE THING CALLED LOVE:CLTCLlocandina

“TRE MAGNIFICI SCAPOLI”

di CLAUDIO BUONO

Regia: GIOVANNI MERANO

con

PAOLO GENTILE

CARLO LICCARDO

FRANCESCO S. ESPOSITO

SARA MISSAGLIA

SERENA PISA

VIVIANA CANGIANO

Le sorelle Weddingspree devono trovare marito prima che sia troppo tardi. L’incontro amoroso si svolge nella loro villa nel cuore dell’Essex, a inizio/fine secolo. I tre pretendenti si presentano bene, ma uno di loro nasconde un terribile segreto. Quanto a lungo può vivere un essere bidimensionale in un mondo a tre dimensioni? Qual è l’obiettivo della signora Langley? Chi è il vero autore di “L’importanza di chiamarsi Ernesto”? I protagonisti forniranno le risposte, se la morte non li porterà via prima.

NOTE DI REGIA

“Tre magnifici scapoli” per tre sorelle, no, non è un rifacimento di “Sette spose per sette fratelli” ma la parodia di un amore ormai perso. Non si intenda però la parodia come soluzione di comodo, imbarazzante finzione, ai confini col fascismo, di ciò che è troppo ampio per essere raccontato e rappresentato. Piuttosto, parodia è rendere farsescamente e assurdamente reale, magari rovesciandolo, o raggiungendo il suo estremo, qualcosa, che sia un genere letterario, un noto personaggio, uno stile di vita, un sentimento, ecco, l’Amore. Un amore che nella realtà dei secoli è sempre stato lontano da ogni sentimentalismo, romanticismo, gratuità. Fatte salve rarissime e sante eccezioni. Ma se l’amore poi fosse davvero questo? Convenienza, nascondigli e segreti, obbligazioni, soldi, morte? Mentre ciò che crediamo e che sempre l’uomo, lettore di romanzi e spettatore di melodrammi, ha pensato sia soltanto un’ idea culturale di un sentimento perso perché mai esistito? La verità, dunque e vi prego, sull’amore.

“IL DEBITO”

di MAURIZIO CAPUANO

Regia: GIOVANNI MERANO

con

PASQUALE SCOGNAMIGLIO

MARCO VUOLO

SHANTI TAMMARO

Napoli postmoderna, anni 80’, condominio popolare di periferia. È questa la storia di Elena, fresca vedovella, inconsolabile, che ha giurato, dopo la morte del marito, di non uscire più di casa e di non frequentare più alcun uomo, nonostante le preghiere di ripensare alla sua decisione da parte di un amico di famiglia, Luca. La situazione si capovolge quando Stefano Carannante, chianchiere e creditore, si presenta da Elena a riscuotere delle cambiali. Il rifiuto di lei a pagare e la volontà di lui di esigere quanto dovuto originano un dialogo concitato, che degenera in un duello fra le parti. In seguito a questa feroce lite, fra i due nasce un amore passionale e repentino.

NOTE DI REGIA

Ah l’Amour, Amourtoujours! Ah l’Amore, ancora Amore! Ne “Il Debito” ci viene riproposto il tema eterno dell’amore come forza e passione immediata, coercitiva. Chi di noi non ricorda Veronica Casto o Grecia Colmenares? Chi di noi non ha mai visto almeno una puntata di “Anche i ricchi piangono” oppure “Topazio”? Una Telenovela dunque. Telenovela altro non è che l’adattamento televisivo della narrativa seriale di fine 800’. E allora, quale Messico, quale Brasile o Argentina, ma anche quale Russia migliore della periferia, qualsiasi periferia, di Napoli? Quale vaudeville migliore di Napoli? E allora “Il Debito” altro non è (non ce ne voglia A. Cechov!) che la trasformazione e la riduzione de “L’Orso” a telenovela teatrale, a melodramma farsesco la cui unica prerogativa, attraverso il ridicolo come forma sensibile per rappresentare l’uomo, è quella di ricondurre ad un sentimento perso da tempo o assopito perché dimenticato. Forse l’Amore. (Giovanni Merano)

“GATTA&SPADA”

di CLAUDIO BUONO

Regia: RAFFAELE IMPARATO*

con

SHANTI TAMMARO

RAFFAELE IMPARATO

“Gatta e spada”, primo lavoro di Claudio Buono, racconta un estratto della vita di una strana coppia di città. In questa trasposizione, Raffaele Imparato e Shanti Tammaro creano un gioco delle parti capace di dare una forza ancora maggiore al testo originale. Il risultato è un tango a ruoli invertiti che diverte e insegna qualcosa a chi lo osserva attentamente.

Aiuto Regia: FABIO BALSAMO

Scenografia: ANNA SENO

Grafica: DANIELA MOLISSO

Costumi: FEDERICA DEL GAUDIO

Audio-Luci: RICCARDO CITRO

Foto-Video: ALESSANDRO TAVELLA

Addetto Stampa: EMMA DI LORENZO

Evento in collaborazione con:

CENTRO TEATRO SPAZIO

ASSOCIAZIONE CULTURALE BELLA ‘MBRIANA **

CASAMAGA

DATA UNICA:

16 Aprile ore 21

Centro Teatro Spazio

Via San Giorgio Vecchio, 23/31

San Giorgio a Cremano (Na)

Info e prenotazioni:

0815744936/ 3282060459

Prezzo 10 euro

Nessun Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

dodici − 10 =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Precedente Uffizi: Barni dona il suo autoritratto
Successiva MALATTIE RARE, A RISCHIO SCREENING NEONATALE

Articoli Suggeriti

Tumori rari, lo Sportello Cancro riceve il Premio Omar 2014

Otofarma SpA al Cosmofarma di Bologna: «Sport e inclusione, comunicare senza barriere»

De Magistris al Vebo: “Nei prossimi cinque anni svilupperemo progetti importanti per il salone”

POLIZIOTTI INDAGATI PER SEQUESTRO DI PERSONA

Passeggiate nel mito, nella storia e nella cultura dell’isola di Capri

Arriva a Napoli “Quattrozampeinfiera”