Umbria: deraglia treno locale


“L’incidente ferroviario avvenuto questa mattina in Umbria dimostra ancora una volta il ritardo degli investimenti nel trasporto locale su ferro. È una vergogna che su una linea costruita nel 1886 viaggino ancora vecchi treni diesel, che procedono ad una media di 38km l’ora, senza contare la situazione di pericolo a cui vanno incontro. Quanto accaduto oggi è dovuto anche alla disattenzione di questi anni: in Umbria si è preferito investire sulle strade e gli aeroporti tralasciando, invece, le ferrovie” – così Edoardo Zanchini, vice-presidente di Legambiente commenta la notizia del deragliamento di un treno locale in Umbria.

“La Regione Umbria dal 2003 ad oggi – continua Zanchini – ha speso 180 milioni per le strade, 12 milioni di euro per l’aeroporto di Perugia, 12 milioni di euro per la ferrovia centrale umbra. È ora di cambiare le priorità degli investimenti infrastrutturali, valorizzando una rete ferroviaria che tocca tutte i principali centri urbani umbri e che con adeguati investimenti permetterebbe di tutelare l’ambiente, migliorare la qualità della vita dei pendolari e ridurre la spesa delle famiglie. Inoltre migliorando la qualità del servizio e rendendo veramente competitivo l’uso del treno, sarebbe possibile togliere migliaia di auto dalle strade rendendo le città più libere, sicure e respirabili”.

Nessun Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

1 × cinque =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Precedente Pallavolo, Marianna Maggipinto conquista la medaglia d'argento
Successiva In arrivo il Workshop Giornalismo e Comunicazione Ambientale

Articoli Suggeriti

Zona Teatro Naviganti presenta Burlesque Cabaret Napoli

Florence Biennale 2015: il programma di sabato

Continuano le visite al Museo del Sottosuolo di Napoli con una guida soprannaturale: ‘o munaciello

Vinilici, la passione per il disco

Sfogliacampanella: in arrivo le sfogliatelle autunnali

Prima edizione italiana dell’AWE, Academy for Women Entrepreneurs