Aldrovandi, il Coisp: “Di giorno in giorno emerge la verità sui fatti di Ferrara”


“Comprendiamo che una volta impresso un certo verso ad una campagna mediatica, cambiare direzione sarebbe un pochino scomodo… nessuno si aspetta che si prenda una nuova posizione, ma almeno dare il medesimo spazio alle notizie sì! Le persone hanno il diritto di farsi un’opinione liberamente o i loro ragionamenti devono essere sempre orientati da chi sceglie anzitempo cosa debbano credere e pensare? Non abbiamo mai fatto del vittimismo e non cominceremo ora, perché non ne abbiamo alcun bisogno, ma continuiamo a fare domande da giorni e nessuno osa rispondere. Oggi ci chiediamo: perché non ha trovato alcun risalto sui media il fatto che l’oramai famoso ufficio che ha dato il via alla tempesta di accuse e odio contro di noi non affaccia affatto su piazza Savonarola, a Ferrara, ma si trova da tutt’altra parte? E attenzione, non lo diciamo noi che siamo brutti, cattivi, insensibili, sciacalli, delinquenti… Lo hanno detto pubblicamente, in una conferenza stampa, nientemeno che il Sindaco ed il Questore di Ferrara!”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a seguito dei fatti di Ferrara continua ad intervenire dopo la bufera che ha investito il Sindacato reo, secondo i media, di aver tenuto il proprio sit-in per chiedere l’applicazione dello “svuota-carceri” ai colleghi detenuti a seguito della condanna per eccesso colposo per la morte di Federico Aldrovandi “sotto la finestra dell’ufficio di Patrizia Moretti” che lavora in Comune, così volendo, sempre secondo la stampa, esclusivamente provocare lei, attaccare lei, offendere lei. All’indomani della bufera, nel corso di una conferenza stampa, il Questore e il Sindaco di Ferrara hanno chiarito pubblicamente che l’ufficio della signora affaccia da tutt’altra parte, e che il sit-in del Coisp aveva le regolari autorizzazioni chieste una settimana prima. Il tutto è avvenuto senza che nessuno facesse obiezioni evidenziando che la manifestazione – preceduta da altre iniziative cominciate settimane prima, e seguito da un lungo dibattito pubblico – poteva essere inopportuna, almeno fino a pochi minuti prima della fine del sit-in stesso, quando il Sindaco è sceso in strada chiedendo ai rappresentanti del Sindacato di andarsene.

“Abbiamo manifestato – conclude Maccari – per evidenziare che la legge prevede che i colleghi non debbano stare in carcere ma a loro non viene applicata. Abbiamo chiesto un confronto ma ci è stato negato. Hanno mentito su tutto quanto ha riguardato le nostre numerose attività in merito e non ci è stato dato il diritto di replica alla pari. Abbiamo sentito strali e accuse contro di noi in trasmissioni televisive senza alcun contraddittorio. Eppure, certe precisazioni le hanno fatte Questore e Sindaco… nemmeno loro, evidentemente, meritano spazio se quello che dicono fa crollare il castello di falsità edificato contro persone che hanno svolto il proprio ruolo correttamente e ponendo problemi che riguardano migliaia di appartenenti alle Forze dell’Ordine ma sono dolosamente ignorati da tutti”.

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