CONVEGNO GIOVANI DI CONFINDUSTRIA A NAPOLI


“Le profonde trasformazioni strutturali in atto da tempo nel mondo hanno reso sempre più stringente la necessità di valutare la sostenibilità dello sviluppo rispetto ad un uso più efficiente delle risorse e al contenimento dell’impatto sul clima terrestre prodotto dalle attività antropiche”.

Cosi è intervenuto, a margine della due giorni dei Giovani di Confindustria, tenutasi a Napoli – Rosario Lopa – Portavoce di Prima l’Italia Napoli. “In tale prospettiva, l’attenzione dei governi dei maggiori Paesi industriali, ha continuato Lopa, si è andata concentrando su azioni di policy caratterizzate da una visione dei problemi dello sviluppo, coerente con le logiche del cambiamento tecnologico e con la capacità di queste ultime di interpretare i mutamenti più radicali delle dinamiche produttive. La risposta dell’Unione Europea alle nuove sfide in campo appare oggi orientata a cogliere le opportunità derivanti dall’investimento in nuove tecnologie, con l’obiettivo di far fronte ai vincoli della dipendenza energetica e della sostenibilità ambientale, ma anche di assicurare la necessaria competitività per la crescita dei propri sistemi economici”.

“Queste – ha ribadito l’esponente della Consulta –  potrebbero essere alcune delle linee, in cui le prospettive di sviluppo delle tecnologie energetico-ambientali (rinnovabili, cattura e stoccaggio della CO2, biocombustibili e nucleare) sarebbero valutate rispetto a orizzonti temporali differenziati ma anche sulla rispetto alle capacità di risposta dei diversi sistemi industriali. L’industria nazionale e il sistema pubblico e privato della ricerca, ha sottolineato Lopa, sono chiamati in quest’ottica ad un importante impegno, che, alla tante volte affermata ma spesso generica volontà di investire nella ricerca sostituisca investimenti concreti in questo settore, per il quale le indicazioni europee sono chiare e pressanti. Per l’Italia, che può vedere l’impegno di nuovi insediamenti al Sud e in Campania, le possibili opzioni tecnologiche nel medio e lungo periodo, includendo tra queste anche quelle relative al nucleare, a seguito della espressa volontà del Governo Italiano di tornare a fare ricorso a questa fonte. In Europa sono già evidenti ricadute positive sulla competitività industriale e aumenti significativi dell’occupazione derivanti dallo sviluppo di tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili. La convinzione, ha spiegato Lopa , è che si creino le condizioni per inserirci in questo processo, dando così una risposta sia alla domanda di energia che alla questione della competitività-paese. Questo lo si può almeno immaginare – ha concluso Lopa – avendo un fronte unito tra le giovani generazioni degli industriali, il modo associativo e il pubblico che naturalmente dovrà confrontarsi con un nuova e buona politica è un nuova classe dirigente.”

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