COVID-19: CALCIO E POLIZIA DUE PESI E DUE MISURE


Il provvedimento dell’ASL che mette in quarantena la squadra del Calcio Napoli diretta a Torino per la trasferta con la Juventus è il segno inequivocabile della gravità della situazione epidemica.
Nemmeno la potentissima FIGC ha potuto far nulla di fronte al provvedimento emanato dall’ASL, in considerazione di un protocollo redatto tra il Governo, FIGC e Ministero dello Sport.
Orbene, se addirittura la Serie “A” ha subìto lo stop in ossequio a quanto disposto dall’ASL 2 Napoli, competente in materia di tutela e salute pubblica per il caso di emergenza Covid 19, non si comprende come mai , questo stesso stop non sia attuato nei confronti del personale della Polizia di Stato, quando si verificano casi di Covid 19 nelle caserme ovvero i soli interventi si limitano a mettere in quarantena il soggetto interessato dal virus, adempiendo ad indagini epidemiche che si concludono con la sanificazione degli uffici ma senza tamponi e quarantena per il personale restante che ivi lavora.
Forse i tamponi costano troppo?
Alcuni casi specifici verificatosi presso posti di Polizia hanno visto attuare il protocollo della quarantena solo se i casi erano numerosi, ci chiediamo, perché nel caso della squadra di calcio del Napoli, dove i casi erano solo due, l’ASL ha messo tutti in quarantena?
Due pesi e due misure? dove i controllori, nonostante i casi, sono privi di “controllo” e continuano ad operare negli stessi ambienti in cui si sono verificati casi di contagio da Covid-19 senza mai essere sottoposti tutti a tampone.
Abbiamo sollecitato piu’ volte il Ministro che legge come primo indirizzo che la situazione è davvero critica ed alcuni uffici come ad esempio, l’ufficio immigrazione di Napoli dove quotidianamente affluiscono centinaia di extracomunitari, il personale di Polizia andrebbe fornito di tutti i mezzi necessari per la tutela della salute personale e collettiva, non a caso gli ultimi casi di covid presso quell’ufficio , non hanno visto la chiusura della caserma , ma si è continuato ad operare, a nostro avviso, in palese violazione del protocollo ASL .
Assistiamo, quotidianamente a continui ingressi di cittadini nelle caserme ed uffici di Polizia, e, nonostante i diversi casi covid, ancora non sono utilizzati i mezzi per la misurazione della temperatura corporea come invece avviene nei supermercati e in tanti altri luoghi dove accedono cittadini…
Forse questi apparecchi costano troppo? Qualcuno sa spiegarci in che paese viviamo?
L’Italia dei ricchi e dei poveri? La tutela della salute, è uguale per tutti e per tutti, questo bene, deve essere tutelato senza distinzioni di categorie soprattutto per la Polizia !
Attendiamo dalle SS.LL. Maggiore attenzione verso le forze di Polizia che in questo triste e critico periodo storico assolve ai propri doveri con grande spirito di sacrificio senza però constatare in cambio una maggiore attenzione delle Istituzioni che continua ad emettere circolari, senza verificare materialmente quello che accade nella realtà !

 

 

La Segreteria Nazionale

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