Regione, Verdi: Per la tutela e la valorizzazione di pesca e agricoltura serve un Assessorato


“La mancanza di un Assessorato all’agricoltura in Campania comincia a farsi sentire, tanto che si arricchisce il dibattito sul tema” hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Vincenzo Peretti, componente del direttivo regionale del Sole che ride, per i quali “tra gli altri, a sollevare il problema, è stato il presidente dei giovani di Confapi Napoli, Raffaele Marrone, che ha proposto di istituire un assessorato all’Agroalimentare per creare una sinergia tra agricoltura, turismo e ambiente”.“Senza dimenticare il messaggio forte e chiaro che è arrivato dal convegno sulle frodi agroalimentari di Coldiretti e Osservatorio Agromafie in corso a Salerno dove è stato ribadito che l’agricoltura di qualità si tutela con maggiori controlli, legalità e trasparenza nelle etichette” hanno aggiunto Borrelli e Peretti sottolineando che “il settore non può essere lasciato senza un coordinamento forte e competente, troppe sono le sfide future per il sostegno alle piccole e medie aziende agroalimentari e per la crescita del vero made in Campania nel mondo”.
“Tra l’altro, stanno per essere emanati i nuovi bandi relativi a Psr (Programma di Sviluppo Rurale) e Feamp (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) due opportunità importanti per il sostegno, l’aiuto e lo sviluppo delle imprese in regione Campania e bisogna essere in grado di utilizzare al meglio quelle risorse per non essere costretti, come accaduto in passato, a restituire somme perché non spese” hanno ricordato i due esponenti del Sole che ride sottolineando che potrebbe essere seguita la linea esposta dal presidente De Luca in campagna elettorale che parlava di “un approccio più integrato, flessibile e vicino alle imprese”.
Per Borrelli e Peretti, inoltre, “nella nostra regione, serve una particolare attenzione anche per la tutela del mare e le altre attività produttive di eccellenza perché la Campania è una regione che ha un litorale di oltre quattrocento km e, negli anni passati, si è sentito parlare poco di salvaguardia e di politiche a sostegno di produzione e valorizzazione del pescato, preferendo solo eventi spot e tutti unicamente legati a progetti di spesa di fondi europei”.
“Sarebbe il caso, in un ambiente delicato come quello della risorsa mare, di cambiare rotta con una precisa cabina di regia, in grado di dialogare in modo efficace con il governo centrale e l’Europa e far diventare questo settore un altro importante volano per l’economia regionale” hanno concluso.

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