San Giorgio a Cremano, due mostre su Omero in biblioteca


Fino al prossimo 29 novembre 2013 sarà possibile visitare in biblioteca una doppia esposizione dedicata ad Omero: “Frammenti Omerici” di Marco Fabbricatore e “Oltre il certo…” di Maria Gagliardi. L’esposizione è nata all’interno di “ Progetto Nove”, un laboratorio creativo in cui artisti e ricercatori danno forma ad una collaborazione interdisciplinare per stimolare una visione fortemente unitaria della realtà. Gli artisti hanno approfondito le teorie di Felice Vinci sulla collocazione delle vicende omeriche nel Baltico. Il libro “Omero nel Baltico” è stato pubblicato in vari Paesi, tradotto in diverse lingue ed è stato al centro di convegni internazionali. Il vernissage della mostra è coinciso con un seminario di Vinci.

Il “Progetto Nove” è stato ideato dall’Associazione Altanur in collaborazione con numerosi enti, tra cui l’Associazione Lineadarco che si occupa dei servizi bibliotecari presso la Biblioteca Comunale di San Giorgio a Cremano. Al progetto collabora una redazione di allievi dell’ITI “Enrico Medi” e del liceo “Carlo Urbani” con un blog dedicato www.progettonove.blogspot.com. L’evento è promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, Innovazione e Biblioteca, guidato da Michele Carbone.

Marco Fabbricatore è nato a Napoli. Ha sviluppato uno stile molto personale, che interpreta in chiave moderna, ma con gusto sottilmente citazionistico, i valori eterni ed universali del realismo figurativo classico. Ampi consensi e riconoscimenti di pubblico e di critica ha riscosso fin dal principio degli anni ’90 con personali tenutesi in Italia e all’estero. Esperto di Miti, i suoi interessi spaziano in diversi campi. Espone un ciclo di tre opere, tre racconti per immagini in cui luci e forme assumono una forte connotazione simbolica, immersi in un’atmosfera classica, i personaggi omerici raccontano la propria storia.

Maria Gagliardi è nata e vive a Capua. E’ artista poliedrica e vivace, esprimendosi sia nel mondo letterario che in quello pittorico. Si è avvicinata con vivo interesse al collage, tecnica che le permette di sviluppare le sue opere attraverso la sovrapposizione di elementi fotografici desunti da riviste antiche e moderne con l’inserto di segni grafici, costruendo così immagini che superano la realtà, costruendo una surrealtà che si presta ad una lettura percettiva profonda. La costruzione estetica è ricca di rimandi simbolici e collegamenti interni. Espone due opere dedicate alle teorie sviluppate da Felice Vinci sulla collocazione delle vicende omeriche nel Baltico, così l’iconografia classica omerica si connette a paesaggi inattesi, nordici. Gli elementi classici si congiungono ad elementi contemporanei, costruendo spazi di raccordo e riflessione, spingendo il visitatore a letture sempre più approfondite, invitando alla sosta che stride con la fruizione vorace e troppo rapida a cui ci ha abituati la modernità.

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