Mostobuono– Vini & Cucina lancia “Cinque sfumature di tracchia”


Cinque sfumature di bontà. L’originale concept gastronomico “Cinque sfumature di tracchia” ideato da Mostobuono– Vini & Cucina, in Via E. Alvino 50, il nuovo locale vomerese di Paolo Del Franco e Davide Schiano ha offerto alla clientela del locale un menù esclusivo a base di affumicati, ideato e realizzato dallo chef Resident Domenico Guarracino e dallo chef & griller Venerando Valastro, protagonista de “I Re della Griglia” format televisivo di Dmax. Ad accogliere gli ospiti, un drink di benvenuto, opera della barlady Rachele Larocca e i suggerimenti del maitre Michele Di Muro, mentre in cucina ferve l’attività dei due chef, del sous chef Emilio De Marco, dell’assistente Rodolfo De Martino, mentre in sala Rita Luongo e Antonio Staiano fanno accomodare tutti gli invitati.

La serata – incentrata sui sapori e saperi della tradizione culinaria campana – ha visto arrivare sulle tavole una sequenza di eccellenze agroalimentari e casearie della Campania Felix tra cui il cesto di pane del Panificio Ambrosino con fette di tortano, sandwiches al sesamo pane cafone e sfoglie integrali che hanno affiancato l’assaggio del Caciocavallo podolico impiccato con cuore tenero di Bufala affumicata by Sogni di Latte. Ma l’anima dell’incontro enogastronomico – accompagnato dal superbo Aglianico “Rocca dei leoni” –dell’Azienda Vinicola Villa Matilde, oltre alla mitica Genovese realizzata a regola d’arte dallo chef Domenico Guarracino con candele spezzate a mano, è stato il ventaglio di 5 proposte di un unico taglio di carne, la tracchiolella di maiale di Macellegria presentata in cinque sfumature diverse che spaziano dalla tradizione all’innovazione, con piccoli tocchi esotici e profumi orientali.

Nelle “Cinque sfumature di Tracchia” pezzi di classico stracotto cucinato alla genovese e al ragù napoletano si sono alternati al giros greco servito con salsa tzatziki realizzata con formaggio cremoso campano, all’arrosto sulla brace con datterini e alla grigliata con aceto balsamico: molto piacevole la diversità dei sapori e delle tecniche di esecuzione che hanno esaltato gli umori di un taglio di carne povero ma saporito e degno di rappresentare la gastronomia partenopea. Per dessert si è degustato il “Boccacciello Don Raffaè”  by Casa Infante artigiani del gelato, scaturito dalla fantasia di Marco Infante ed esclusivamente realizzato per la serata e per Mostobuono:  un avvolgente Parfait al caffè, crumble speziato alla menta, cremoso al mascarpone e mousse di cioccolato fondente 70% Valrhona, da aspergere a scelta con la pipetta di Rum Zacapa 23 posta alla sommità, che si unisce alle altre preparazioni di Pasticcerie Leopoldo del menu Mostobuono, come il Mostacciello con pistacchiato, pastafrolla, lamponi e mandorle salate, nato dalla collaborazione fra Martina Cantone ( Bake Off Italia ), Casa Infante e Schiano e la bavarese di panettone, un dolce al cucchiaio  con il cuore di zabaione.

Da ricordare, l’impegno solidale di Mostobuono con il progetto “O core ‘e Napule” che destina a favore della “Bottega dei Semplici Pensieri” (associazione di volontariato dei familiari di persone down che opera a Quarto) i proventi appunto del barattolino dolce di Marco Infante “O core ‘e Napule” – stratificato con babà, cremoso chantilly, caramellato, crumble e pistacchiato – a cui, con il patrocinio del Comune di Napoli e dell’Assessore alle attività Produttive Enrico Panini, hanno dato impulso creativo e collaborazione oltre a Mostobuono, anche Venerando Valastro, Gino e Toto Sorbillo, Rosanna Marziale, Martina Cantone, Mario Tortora, Primo Piano, Dodici Morsi, La Masardona, Tufò, Buppa Pub, White, Salvatore Cautero, Andrea Sannino, Penny Black, Egidio Cerrone (Puok), Cucù, Nennella, Ciro Barone Napoli Like, Genny Guazzo.

Laura Caico

 

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