Dal 5 marzo il rientro in classe degli alunni del IV circolo didattico


Da martedì 5 marzo inizierà il rientro a scuola per gli alunni del IV circolo didattico di San Giorgio a Cremano (Na), dichiarato inagibile dnegli scorsi giorni dopo la ricezione da parte del Comune di una informativa del dipartimento di Ingegneria Strutturale dell’Università Federico II di Napoli, che paventava rischi di crollo della struttura in caso di terremoto.

Le tredici classi della scuola primaria faranno lezione nella vicina scuola media Stanziale di via Cappiello. Poiché non tutte le aule sono già disponibili, per i primi giorni avverrà una rotazione: la dirigenza scolastica comunicherà martedì prossimo direttamente ai genitori quali classi non entreranno nei giorni immediatamente successivi. Il 5 marzo, comunque, ricominceranno il percorso scolastico tutti gli alunni tranne quelli delle classi quinte.

I bambini della scuola dell’infanzia riprenderanno le lezioni il prossimo 11 marzo salvo eventuali imprevisti che causino ritardi nei lavori di adeguamento delle strutture. Le quattro classi del plesso Marconi saranno ospitate nel plesso Noschese, le tre classi del plesso Cappiello, invece, nel plesso San Martino.

“Negli ultimi giorni gli uffici comunali, senza risparmiarsi, hanno fatto un lavoro enorme per garantire i diritti all’istruzione ed alla sicurezza di 450 alunni. – spiega il sindaco Mimmo Giorgiano. – Ai dirigenti e ai dipendenti dei settori Lavori Pubblici e Scuola va il mio pubblico plauso. Voglio ringraziare la dirigente scolastica del IV circolo, professoressa Tramontano, e gli assessori delegati Giorgio Zinno e Luciana Cautela, per aver avuto la capacità di trovare le migliori soluzioni in tempi rapidissimi ed in situazioni di grande difficoltà. Quando si fa squadra, come abbiamo fatto noi, nessun obiettivo è precluso. Ho già dato mandato di fare il possibile per garantire il più veloce avvio delle procedure per la messa in sicurezza della sede centrale del IV circolo in via Cappiello: intendiamo minimizzare il tempo in cui gli alunni ed i loro genitori dovranno subire inevitabili disagi. Purtroppo non c’erano alternative alla dichiarazione di inagibilità: la sicurezza dei nostri nipoti, dei nostri figli e dei lavoratori della scuola viene prima di ogni altra cosa.”

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