ODG CAMPANIA E LIBERA PORTICI FORMAZIONE CONTRO LE MAFIE


Si è tenuto presso la Dependance di Villa Fernandes, a Portici (Na), il  Corso di Formazione con l’Ordine dei giornalisti della Campania e Libera Portici: LA DEONTOLOGIA DEL GIORNALISTA NEL CONTRASTO ALLE MAFIE.

Promosso da LIBERA Portici e dal suo Presidente Leandro Limoccia, un cammino comune per allargare la rete sociale sui territori e quale migliore location se non Villa Fernandes “bene comune”…   un edificio dei primi del ‘900 nel cuore di Portici confiscato ad un clan camorristico e concesso dal Comune di Portici  in comodato d’uso nell’ottica di bene restituito alla collettività.

Sono intervenuti:

Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Odine dei giornalisti della Campania

Simona Buonaura, Giornalista professionista (Moderatrice)

Francesco Bellofatto, Giornalista professionista, docente universitario ed esperto in media e piattaforme digitali

Colonnello Biagio Chiariello, comandante della Polizia Municipale di Arzano

Francesco De Rosa, giornalista e scrittore

A mio avviso, mai formazione è stata più stimolante e motivante…  le competenze ed i valori personali messi in campo in quelle poche ore di formazione hanno generato un nucleo di idee che devono inevitabilmente guidare noi giornalisti quando si tratta di scrivere dell’impegno alla lotta contro le mafie e di ogni crimine organizzato.

Leandro Limoccia, che ha fatto gli onori di casa del Presidio Libera, accogliendo nel miglior dei modi noi ospiti della stampa, ha fatto dell’impegno civile e culturale le sue linee guida.

Francesco De Rosa, che porta la sua testimonianza del suo contatto avuto con il boss della camorra Raffaele Cutolo,    raccontando nelle pagine del suo libro, “Un’altra vita”,  i ricordi inediti di un boss, le riflessioni, la “sua” verità, cioè quella di un uomo di malaffare.

Infine, the last but not the least, Colonnello Biagio Chiariello, che ci ha raccontato pubblicamente, senza filtri e senza paura, la sua storia e la verità su coloro che combatte,  un uomo di legge che “ha fatto della lotta per la legalità e contro la camorra una ragione di vita”. Un uomo, un eroe silenzioso, ostacolato da molti, emblema dell’anticamorra,  una divisa che combatte la cultura e l’illegalità camorristica.
Chiariello tra le altre cose dice: “la camorra è cambiata, mentre l’antimafia sociale è ferma ormai da decenni, ancorata agli anni 80/90, i boss mettono la cravatta e fanno affari  legali, mettendo i figli laureati in siti di prestigio”.
Da questa giornata di formazione è venuta fuori man mano, una riflessione lucida e pacata per noi giornalisti, ma che vale per chiunque voglia perseguire un impegno ed un senso civico, entrando a gamba tesa, alimentando il tema della coscienza sociale, come antitodo alla camorra,  per diventare tutti noi strumento di informazione documentato degli impegni che vogliamo prendere con il nostro futuro.
Elena Simonetti

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