“Passione Live” , concerto al Teatro Palapartenope


Il 29 Dicembre 2015 alle ore 21 al Teatro Palapartenope  concerto evento “Passione Live”

Sul palco a passarsi il testimone tra nuovi e vecchi successi: James Senese / Napoli Centrale, Raiz & Almamegretta, Pietra Montecorvino, M’Barka Ben Taleb, Gennaro Cosmo Parlato, Spakka-Neapolis 55, Enzo Gragnaniello, Misia  e la superband diretta da Gigi De Rienzo.

Almamegretta

Gli Almamegretta, nella formazione originale, sono la band cheMisia - Settembre 2011 haprodotto nel corso degli anni 90 e nella prima decade del nuovo millennio tutti i dischi più belli e le canzoni memorabili di una storia affascinante, confermandosi come il gruppo italiano più importante ed influente dell’ultimo quarto di secolo di musica italiana. Il frontman Raiz, dopo diversi dischi solisti che lo hanno visto all’opera per buona parte dell’ultimo decennio, pur avendo già da tempo ripreso a collaborare con gli Alma (un cordone ombelicale che non si è mai, in realtà, reciso) è di nuovo all’opera assieme agli altri membri storici della band, GennaroT alla batteria e percussioni ed al tastierista Pier Paolo Polcari che hanno continuato a tenere alta la bandiera del dub e della migliore musica di fusione italiana con il marchio della ditta (dal 2004 al 2012 come Almamegretta hanno, prima con il rapper Lucariello e poi con il cantante reggae Marcello Coleman, dato alle stampe 3 album). Fusione e condivisione sono le parole cardine della musica di un gruppo che disegna non solo originali e affascinanti parabole sonore ma propone una visione antropologicamente critica sui nostri anni e legge nella diversità culturale il necessario arricchimento spirituale ed umano dell’uomo. Una proposta di accoglimento non utopica e passatista ma fatta da uomini e artisti consapevoli della loro provenienza, capaci di guardarsi dentro, fieri e contemporaneamente sempre pronti al cambiamento.

Enzo Gragnaniello

Enzo Gragnaniello nasce a Napoli a vico Cerriglio, il vicolo più stretto di tutta Napoli. Passa l’adolescenza tra i vicoli del quartiere Porto, facendo fin da piccolo i più svariati lavori: da garzone di pasticceria, ragazzo del bar, “attrazione vivente” di una bancarella di blue jeans. Compone le prime canzoni a 18 anni, sono canzoni d’amore e di rabbia, ma ciò che non manca mai, anche nelle storie più disperate è la speranza e la personalissima interpretazione. Nel 1977 forma il gruppo “Banchi Nuovi”, nome legato a una delle realtà più dure che Napoli ha sempre vissuto, la disoccupazione. Banchi Nuovi è infatti il nome del comitato dei Disoccupati Organizzati di cui Enzo faceva parte. Enzo fonda questo gruppo allo scopo di avvicinarsi, sia pure con le dovute differenze, alla riscoperta delle radici popolari della musica e della canzone napoletana. Pubblica i suoi primi album: “Enzo Gragnaniello” nel 1983, e “Salita Trinità degli Spagnoli” del 1985 il cui titolo si ispira al nome della via di Napoli dove Enzo tuttora vive, nei Quartieri Spagnoli. Il personalissimo percorso musicale di Gragnaniello trova dei punti d’arrivo in altri quattro album: “Fujente” del 1990, “Veleno, mare e Ammore” del 1991: entrambi i lavori cantati nella lingua partenopea. I successivi: “Un mondo che non c’è” del 1993 e, “Cercando il sole” del 1994, confermano Gragnaniello come eccellente autore di canzoni scritte in italiano. Fiore all’occhiello nella sua carriera artistica è il riconoscimento che gli viene attribuito per ben tre volte con il “PREMIO TENCO” per la migliore canzone dialettale. Numerose sono le sue collaborazioni con altri artisti come autore: per MIA MARTINI scrive le straordinarie “Stringi di più” e “donna”. Nel 1991 rilancia la canzone napoletana moderna con il brano “Cu’mmè” che interpreta con la stessa Mia Martini e Roberto Murolo. Il brano raggiunge una tale popolarità da essere tradotto in otto lingue (va tuttora foritissimo in Spagna, Grecia e Brasile) e nel 1994 viene scelto come colonna sonora per lo spot televisivo del G7 che si tiene a Napoli in quell’anno. Nel settembre 1998 inizia una nuova avventura per Gragnaniello che con la Sugar pubblica un album interamente strumentale in cui convergono i suoni sacri e rituali della musica etnica “Neapolis mantra” ottimamente accolto dalla critica e impreziosito da una speciale versione remix di un brano a cura di Bill Laswell. Nel 1999 Enzo che è stato tra i più acclamati big in gara al 49° FESTIVAL DI SANREMO con la canzone “Alberi”, interpretata con la straordinaria partecipazione di ORNELLA VANONI. Si tratta di un’anticipazione del suo nuovo album in uscita nei primi giorni di marzo ’99 “Oltre gli alberi”. L’attività di Gragnaniello compositore si è poi arricchita con la splendida “O mare e tu”, l’emozionante canzone scritta da Enzo per ANDREA BOCELLI che interpreta insieme a DULCE PONTES nel suo ultimo album “Sogno”. Altro grande traguardo di Enzo, é una serie di concerti tenuti al TEATRO SAN CARLO di Napoli che apre per la prima volta le porte ad un cantante pop e da cui traggono spunto gli autori Michel Pergolani e Renato Marengo con un libro-con Cd allegato-a lui dedicato “Dai Quartieri al San Carlo” edito da RAI-ERI. Ottobre 1999 vince per la terza volta il PREMIO TENCO come miglior disco. Nel 2001 Enzo pubblica “Balia” l’ album presentato in tournèe in tutta Italia e all’estero, è pubblicato su etichetta Multivision Entertainment e distribuito da Epic-Sony Music. Nel 2003,dalla collaborazione di Enzo e James Senese nasce il disco“Tribù e Passione” con cui i due artisti si immergono nelle radici della canzone classica napoletana non per farne la solita rivisitazione ma per riscoprire la vera forza, l’essenza e appunto la passione dei classici napoletani. Da questo disco scaturirà, poi, l’omonima tournèe apprezzatissima anche all’estero. Fine estate 2003 Enzo scrive “Cosa vuoi di più” (A.Guida Editore), un simpatico libricino che racchiude un insieme di riflessioni silenziose e di pensieri in libertà,piccoli disegni e poche parole per esprimere grandi sensazioni ed emozioni. “Quanto mi Costa” è il disco successivo di Enzo, un disco che per le sonorità può essere definito “World” ma che comunque  non rinuncia al sentimento e all’originalità propria del nostro artista. Un percorso creativo che dopo qualche anno lo porta alla pubblicazione de “ L’Erba Cattiva”, un album decisamente maturo, concepito per entrare in contatto con la sfera più intima dell’ ascoltatore, undici canzoni che non sono altro che undici messaggi per un unico destinatario: l’anima e la dignità di ogni essere umano. Penultimo disco di Enzo è RADICE uscito 4 anni fa e molto apprezzato sia in Italia che all’estero. Ultimo album è “Misteriosamente”, pubblicato il 19 Maggio 2015, molto apprezzato dal pubblico ed entrato anche in classifica GFK.

Gennaro Cosmo Parlato

Tante maschere, nessuna maschera. Come in un gioco di scatole cinese, o una matrioska, Gennaro Cosmo Parlato ha rappresentato tutte le sue anime con la stessa sincerità, con o senza trucco, in un caleidoscopio di pura creatività. Volto da super-share per le sperimentazioni televisive di Piero Chiambretti, voce da hit-parade con Caparezza e la sua parte intollerante, in cui tritoneggia nel mare dell’ipocrisia italiota in un indimenticabile video, e poi autore della migliore Mina, che incide la sua “Fragile” e ancora autore del brano “Magnificat” cantato da “Il Volo” nelle tappe del tour mondiale. Inoltre icona kitsch delle dive divine della sua infanzia, tritate nel frullatore del suo primo cd, “Che cosa c’è di strano”, poi bissato con il “Remainders” dedicato alle stars internazionali, e infine volto da cinema, con la sua indimenticabile interpretazione di Maruzzella, perla tra le perle nel film e nello spettacolo teatrale “Passione” di John Turturro, presentato con successo a Venezia e poi distribuito in tutto il mondo. Ma soprattutto, tanto teatro, piazze piccole e grandi (il milione di persone del Primo maggio romano), club e studi televisivi, gay-pride e discoteche, in cui il cd di inediti, “Soubrette”, ancora suona. Il tutto tenendo sempre alto il profilo della qualità in nome di un teatro musicale originale ed appassionato. Il 29 gennaio 2016 uscirà nelle sale cinematografiche internazionali il film “Embarazados” (Buena Vista International) nella cui colonna sonora è presente il brano cantato da Cosmo Parlato “Sarà perché ti amo”.

James Senese Napoli Centrale

I Napoli Centrale, di cui il grande sassofonista “nero a metà” è il leader e fondatore, rappresenta uno dei  gruppi più importanti del panorama musicale degli anni ’70 in Italia. Il loro suono è riuscito a miscelare la melodia della tradizione popolare napoletana alle più innovative e sperimentali sonorità jazz-rock, in una fusione che è stata una vera rivoluzione.
Il 2015 è uno degli anni più proficui per la storica band napoletana, oltre 70 concerti programmati in tutta Italia, un film in preparazione e il nuovo album la cui uscita è prevista per gennaio 2016 (ala bianca/warner).
Sono nato nero e sono nato a Miano, suono il sax tenore e soprano, lo suono a metà strada tra Napoli e il Bronx, studio John Coltrane dalla mattina alla sera, sono innamorato di Miles Davis, dei Weather Report e in più ho sempre creato istintivamente, cercando di trovare un mio personale linguaggio, non copiando mai da nessuno… il mio sax porta le cicatrici della gioia e del dolore della vita. James Senese

M’Barka Ben Taleb

M’Barka Ben Taleb è un’artista italo-tunisina riconosciuta come voce autorevole del panorama musicale napoletano e definita dalla stampa “la leonessa magrebina” e “la risposta arabo-partenopea a Grace Jones”.
Inizia la sua carriera come vocalist di Tony Esposito e di Eugenio Bennato, conquistando rapidamente la stima e l’amicizia di molti artisti colpiti dal suo stile “meticcio”, che fonde senza censure diverse patrie, tradizioni e culture.
Da questi incontri nascono proficue collaborazioni con grandi musicisti e cantautori italiani come James Senese, Enzo Gragnaniello, Franco Del Prete e tanti altri. Tra questi anche Gigi Finizio con cui M’Barka duetta nel suo primo album, “Alto Calore” (2005), un inno all’acqua, elemento fondamentale e prezioso, per il suo popolo ancor più che per la satolla società occidentale.
Segue il progetto “Al Arabia” con cui ritorna ai suoni delle sue origini grazie anche alla collaborazione con Abdullah Chhadeh, virtuoso siriano di fama internazionale che suona lo strumento tipico della musica araba, il qanun.
M’Barka Ben Taleb viene scelta da John Turturro per interpretare una delle protagoniste di “Passione”, film di culto del 2010 presentato alla Mostra di Venezia in cui M’Barka traduce in arabo “’O sole mio” e “Nun te scurdà” e partecipa alla catarsi di “Tammurriata nera”.
Dal film nasce l’idea dello spettacolo “Passione tour” (2012), premiato dal folk festival di Loano e registrato live su doppio cd, che porta M’Barka ad esibirsi sui palchi di tutta Italia al fianco di James Senese, Raiz, Fausto Mesolella, Peppe Barra, Pietra Montecorvino, la portoghese Misia, gli Spakkaneapolis 55 e Gennaro Cosmo Parlato, mescolando voci, musiche e culture.
Torna a lavorare sul set con John Turturro nel film “Fading Gigolo” (2013), da poco uscito nelle sale cinematografiche italiane con il titolo “Gigolò per caso”, con Woody Allen, Sharon Stone, John Turturro, Sofia Vergara e Vanessa Paradis. Nel film M’Barka interpreta l’ex fidanzata del protagonista e canta i brani “Luna rossa” e “I’m a fool to want you”.
Anticipato dai singoli “Je t’aime moi non plus” e “Storia d’amore”, l’1 luglio 2014 esce il suo nuovo album, “Passion fruit”.

Misia

Figlia di un portoghese e di una catalana, Susana Maria Alfonso de Aguiar, in arte Mísia, è nata a Porto e ha passato in questa città la sua adolescenza. Molto giovane si è trasferita a Barcellona dove, influenzata da sua madre, ballerina classica, ha cominciato a dedicarsi alla danza e successivamente alla musica. Dopo qualche anno si è trasferita a Madrid ma ha cominciato a far concerti in Europa presentando il proprio repertorio di artista poliglotta: cantava in catalano, castigliano, portoghese, inglese e francese.
La teatralità di Mísia non lascia indifferenti. Se osserviamo la ricca iconografia dei suoi album possiamo capire in che misura il suo personaggio si discosti dai parametri tradizionali del Fado. Il primo album di Mísia (1991), è il primo esempio di un cambiamento di look nelle fadiste che caratterizzerà gli anni successivi, oltre ad essere il primo esempio di sperimentazione musicale della nuova generazione di cantanti di Fado. Un salto di qualità nella scelta degli autori caratterizza “Fado” (1993). Il tema d’apertura, Liberdades Poeticas, ha testo e musica di Sergio Godinho ed è considerato un testo emblematico del nuovo Fado. Dopo due anni Mísia presenta il suo nuovo lavoro “Tanto menos tanto mais” che è considerato uno dei migliori dischi dell’anno da giornali francesi tra cui Le Monde e con il quale vince il premio francese “Academia Charles Cros”, premio attribuito in precedenza a un’altro grande disco, “Com que voz” di Amália Rodrigues. L’album è uno spartiacque nel percorso artistico di Mísia; da un lato torna a interpretare il fado tradizionale, dall’altro canta le poesie dei grandi autori del pop portoghese e spagnolo. Nel 1998 con “Garras Dos Sentidos”, Mísia conquista definitivamente il pubblico europeo (Disco d’argento in Portogallo). Dal 1996 al 2000 attua numerose tournée ed è apprezzata soprattutto in Giappone, Olanda, Germania, Belgio, Svizzera e Stati Uniti.
Nel 1999 esce “Paixões Diagonais”, uno dei migliori album del suo percorso artistico, e nel 2001 esce “In Ritual” con il quale rende omaggio ad Amália (Lágrima, Vivendo sem mim) e al Fado cantato nelle Casas (Não guardo saudade a vida, con testo di Helder Moutinho, Xaile de silêncio, Desespero, Misterio Lunar e Decisão). Nell’album del 2005 Mísia dedica le proprie magistrali interpretazioni di Fado, Tango e Bolero a sua madre; l’album vede la partecipazione di note attrici: Maria de Medeiros, Carmen Moura, Fanny Ardant, Miranda Richardson e Ute Lemper.
Nel 2009 esce l’album “Ruas” che porta in tour in tutto il mondo mentre nel 2010 partecipa alla colonna sonora e al film “Passione” di John Turturro interpretando alcuni classici della canzone napoletana accompagnata dagli Avion Travel. Da luglio 2011 è nel cast di “Passione tour”, concerto tratto dal docu-musical di Turturro. La fadista Mìsia ha annunciato che il suo nuovo album, Para Amàlia, in uscita ad ottobre 2015, sarà un Omaggio ad Amalia Rodrigues in un doppio cd che vedrà la partecipazione dell’attore Rogerio Samora e della cantante spagnola Martirio.

Pietra Montecorvino

Pietra Montecorvino esordisce come protagonista accanto a Renzo Arbore e Roberto Begnini nel film “F.F.S.S”, nel quale interpreta la canzone “SUD”, inno dello spirito e del carattere meridionale. (1983)
Nel 1985 è ancora protagonista nel film “La ciorta di Feliciello” del regista Mario Franco.
Nel 1986 rappresenta lo spettacolo musicale ”Acqua acqua foco foco” di Eugenio Bennato che viene rappresentato al Carnevale di Venezia e compie una tournée internazionale in Francia e in Argentina.
Nel 1988 partecipa al fianco di Angelo Branduardi al Tour internazionale del disco “Pane e rose”. Nello stesso anno è protagonista nel film “Cavalli si nasce ” con Davide Riondino e Paolo Hendel, regia di Sergio Staino.
Nel 1989 è di nuovo interprete di un’opera musicale di Eugenio Bennato, ” A sud di Mozart”.
Nel 1991 il suo primo album “Segnorita” le vale il Premio Tenco e la partecipazione alla “Rassegna della canzone d’autrice” al Teatro Romano di Verona in un concerto che veda la presenza, accanto a lei, di Amalia Rodriguez, Mercedes Sosa e Ute Lemper.
Nel 1992 partecipa al “Festival di Sanremo”, in coppia con Peppino di Capri. Nel 1993 viene pubblicato dalla RTI il suo secondo album “Voce di Pietra”.
Nel 1995 prende parte all’opera teatrale “La cantata dei pastori”al fianco di Peppe Barra.
Nel 1998 registra in coppia con Roberto Murolo la canzone “Resta cu mme” di Domenico Modugno.
Nel 1999, di ritorno da un tour in sudamerica realizza il recital “Neapolitan Tango”. Nel 2002 registra “Napoli Mediterranea”; il disco viene pubblicato in Francia, in Spagna, in Inghilterra, in Germania.
Nel 2007 è protagonista nel musical “Festa di Piedigrotta” di Raffaele Viviani, elaborazioni musicali di Eugenio Bennato.
Nel 2008 è presente a Sanremo con il brano Grande Sud.
Nel 2010 è protagonista del film “Passione” del regista americano John Turturro, un viaggio nella canzone napoletana per il quale riceve i premi del festival del Cinema di Salerno e di Capri-Hollywood. Nel 2011 riceve il premio Carosone alla carriera.
Nel 2014 – Cd “Esagerata” – nel cd ospiti, autori e collaboratori importanti : Raiz, Enzo Gragnaniello, Gino Magurno ed Eugenio Bennato, Sandro Joyeux.
Nel 2015 Esce il cd “PIETRA A META’”, 10 canzoni del mascalzone latino (Pino Daniele) un disco dedicato a Massimo Troise e PinoDaniele

Spakka-Neapolis 55

Tradizione e innovazione – ricerca e sperimentazione, questi sono i termini su cui si costruisce il progetto musicale di Spakka Neapolis55.

Le forme espressive, i codici e i linguaggi musicali del sud Italia sono il riferimento primario del lavoro di scrittura e di riproposizione del repertorio della Band partenopea.
Il gruppo, fondato da Monica Pinto (voce) e Antonio Fraioli (violino e composizione), nasce nel 2000 con il nome “Spaccanapoli” (la via che divide in due il cento antico dell’attuale città di Napoli).

Il 2000 è anche l’anno del suo debutto discografico con “Aneme Perze – Lost Souls” pubblicato dalla Real World Records di PETER GABRIEL, disco che ha riscosso molti consensi dalla critica nazionale ed internazionale. Inizia così un’intensissima attività dal vivo che ha portato la band ad esibirsi con successo nei più prestigiosi festival di world music in Europa (Francia, Belgio,

Spagna, Rep. Ceca, Portogallo, Svizzera, Germania, Austria, Ungheria, Principato Di Monaco, Inghilterra, Finlandia, Croazia, Grecia) e nel mondo (Giappone, Malesia, Messico, Isola di Réunion, Nuova Caledonia, Stati Uniti e Canada, dove nel 2003 ha vinto il premio “Le palmarès des 15e prix Miroir” al Festival d’ètè de Quèbec per la categoria “musique et traditions du monde”).
Nel 2001, il gruppo ha aperto i due concerti di Manu Chao, tenutisi a Genova e a Napoli, mentre nel settembre del 2002, ha aperto i due concerti milanesi di Peter Gabriel per la presentazione in anteprima mondiale del suo ultimo disco “UP” e quello a Genova nel giugno 2004, in cui lo stesso Gabriel ha invitato la band a suonare al suo fianco in chiusura di concerto, connubio ripetutosi nel luglio dello stesso anno sempre in occasione di un concerto della rock star inglese a Napoli.
Sempre nel 2004 la band ha cambiato il suo nome in “Spakka-Neapolis″ 55 per esprimere in maniera più evidente il concetto che è alla base della sua ricerca artistica. L’attualità del presente (Spakka), le radici culturali antiche (Neapolis) e il mondo della tradizione (55, che nella cabala napoletana significa “la musica”).
Nel marzo del 2009 un nuovo progetto discografico di Spakka-Neapolis 55 “JANUS”, e distribuito da Audioglobe in Italia e da Felmay all’estero.

Cinema e teatro: Nel 2002 la famosa serie televisiva americana “The Sopranos” ha scelto la canzone “O’Mare” tratta dall’album “Lost Souls/Aneme Perze”” per la colonna sonora dell’episodio N°43 “The “Weight”.
Nel 2007 i brani “O’Mare”, “Santa notte”, e “Mmiezo a festa” sono stati scelti per la colonna sonora della seria televisiva “The Long Way Down” (episodi N°1 e 2) prodotta dalla BBC e con Ewan Mc Gregor e Charley Brooman.

Le canzoni “O’Mare”e “Santa notte” fanno parte dell’ album doppio “The Long Way Down” pubblicato dalla Real World Records e che raccoglie una selezione dei brani impiegati nei vari episodi.
Nel 2006 “Theatre for a New Audience” di New York (USA) ha scelto le musiche del disco “Lost Souls/Aneme Perze” per lo spettacolo intitolato “Souls of Naples” (Questi fantasmi) di Eduardo De Filippo nella traduzione di Michael Feingold , la Regia di Roman Paska e l’interpretazione di John Turturro. Lo spettacolo è andato in scena al teatro Mercadante di Napoli, a New York e a Parigi.
Nel 2008 la versione strumentale del brano “Spata r’oro” (Janus) e “Santa Notte” (Aneme Perze/ Lost Souls) sono stati scelti per la colonna sonora del film “Angeli distratti” diretto Gianluca Arcopinto.
Nel 2010 Spakka Neapolis 55 fa parte del cast di “Passione” il film di John Turturro sulla musica Napoletana, partecipa al Tour “Passione Live” ed all’omonimo CD tratto dai concerti del Tour 2011 con tre brani: Vesuvio, un arrangiamento di Antonio Fraioli della canzone classica napoletana “Scetate” e con un inedita “Sanacore” con gli Almamegretta”.

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