A Venezia presentazione del volume Farfalle del Veneto: atlante distributivo


Il fascino delle farfalle ha da sempre sedotto, attraverso i secoli,  generazioni di collezionisti, imponendosi per millenni nel nostro immaginario collettivo grazie alla bellezza del loro aspetto. Eppure molte caratteristiche di questi straordinari insetti, vicini alla nostra quotidianità, restano tutt’oggi poco conosciute: si è dovuto attendere il 2014 per sapere in dettaglio quali farfalle vivono nella nostra regione e dove si trovano.

Frutto di una ricerca promossa dal Museo di Storia Naturale di Venezia (Fondazione Musei Civici di Venezia), in collaborazione con la Regione del Veneto, il volume “Farfalle del Veneto: atlante distributivo, di Lucio Bonato, Marco Uliana, Stefano Beretta, composto da oltre 400 pagine di testo e immagini, rappresenta il primo studio completo mai realizzato sulle farfalle diurne di un’intera regione italiana. Ricco di mappe e grafici, è impreziosito da un ricchissimo corredo di fotografie riprese in natura, che lo rendono godibile anche ai lettori meno esperti.

Alla presentazione, oltre agli autori, interverranno Mauro Bon (Museo di Storia Naturale), Franco Manzato (Regione del Veneto, Assessore all’Agricoltura Parchi e Aree Protette) e Mauro Giovanni Viti (Regione del Veneto Sezione Parchi Biodiversità Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori).

La ricerca – iniziata nel 2009, con oltre tre anni di indagini sul campo e due per l’elaborazione dei dati – si è avvalsa della partecipazione di oltre 100 collaboratori volontari. Grazie al loro contributo sono stati raccolti più di 60.000 dati, provenienti da osservazioni inedite, collezioni di farfalle pubbliche o private e dalla letteratura specialistica. Dopo il severo vaglio dei coordinatori, questa ricca raccolta di dati ha permesso di accertare la presenza in Veneto di 170 specie di farfalle diurne e di definire la distribuzione di ciascuna di esse sul territorio regionale. Per ognuna, sono state analizzate la distribuzione geografica, quella altitudinale, gli ambienti frequentati e il periodo di attività.

Lo studio ha quindi il pregio di essere uno dei pochi esempi nazionali di citizen science, una tradizione già affermata in altri paesi europei che prevede la partecipazione diretta del pubblico alla ricerca. In Italia è già stata sperimentata con successo su vari gruppi di vertebrati ma è stata applicata ora per la prima volta sugli insetti. Un “salto” che ha richiesto una profonda revisione del metodo di lavoro, aumentandone la complessità.

 

Venezia, Museo di Storia Naturale

Sala conferenze

Sabato 6 dicembre 2014

Ore 15.30

Ingresso su invito, fino a esaurimento dei posti disponibili.

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