Coronavirus: consegnati i primi kit di protezione al Pugliese – Ciaccio


L’emergenza, come quella provocata dal Coronavirus, tira fuori il meglio di noi!
E’ bastato l’entusiasmo di due giovani, Antonio Arnò e Marina Zito, rispettivamente presidente e past president del Leo Club Catanzaro Host, e la loro iniziativa, volta alla costituzione di un fondo da destinare all’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro in questo momento particolare, ha creato una vera e propria reazione a catena.
Una gara di solidarietà che ha ‘contagiato’ tantissimi club service del territorio: Lions Club Catanzaro Host, Leo Club Catanzaro Rupe Ventosa , Lions Club Catanzaro Rupe Ventosa , Lions Club Catanzaro Temesa , Lions Club Cropani Botricello e Sellia Marina, Lions Club Catanzaro Mediterraneo e Rotaract Club Catanzaro, Leo Club Squillace Cassiodoro, Leo Club Soverato e versante jonico delle Serre, Be gov, Rotaract Cropani e, ovviamente, il Leo Club.
“Il nostro obiettivo – hanno spiegato Antonio Arnò e Marina Zito – era quello di unire le forze per fronteggiare la difficile situazione provocata da questo virus, segnando un traguardo di 10 mila euro ma in meno di 48 ore abbiamo raggiunto le 30 mila euro”.
Il dottore Gianluca Raffaele, direttore del Presidio Ospedaliero Pugliese Ciaccio è stato contattato da Arnò ed ha segnalato le primarie esigenze, grazie all’intermediazione del dottore Raiola, sentita anche la dottoressa Maria Laura Guzzo, direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione, con la partecipazione del dott. Antonio Molè, dirigente della direzione sanitaria.
Una parte dei fondi raccolti è stata immediatamente sbloccata, in quanto l’azienda ospedaliera ha evidenziato l’urgenza di poter avere immediatamente alcuni presidi medici protettivi e ieri è stata effettuata la consegna, alla presenza anche della dottoressa Rita Morrillo, direttore della Farmacia Ospedaliera.
“Sono stati già acquistati – ha sottolineato Raiola – 1000 occhiali protettivi, 1000 mascherine e 800 tute per la protezione biologica. Un kit prezioso per assistere i pazienti affetti da Coronavirus.”
Per ora – ha aggiunto – sono stati utilizzati 14 mila euro dei 30 raccolti, con la restante parte prenderemo altri presidi importanti come i respiratori, non facilmente reperibili in questo momento, e i caschi per la terapia intensiva. E la raccolta continua perché auspichiamo di arrivare a 50 mila euro.”

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