San Silvestro e Capodanno tra natura, gusto d’eccellenza, cultura e storia


Natura, tradizioni e storia territoriale unite a tante genuine bontà a chilometro zero preparate secondo le usanze locali, il tutto impreziosito da buona musica: San Silvestro e Capodanno si festeggiano così, a “La Sorgente del Melo”, in località Moiano di Vico Equense. Cibo sano per il corpo e per la mente e divertimento assicurato nella panoramicissima location dove il buon gusto è di casa, nel rispetto della migliore tradizione culinaria tipica e della genuinità, preziosa prerogativa del posto.

La Sorgente del Melo propone un evento coinvolgente per dire addio in allegria il 2022, anno della ripresa, che si accinge a concludersi, lasciando in molti un bellissimo ricordo, e per accogliere degnamente, con spirito propositivo ed entusiasmo propiziatorio, il 2023 che è in arrivo, tra ottime pietanze, luci e balli, recuperando le nostre radici campane ed in particolare valorizzando quelle secolari locali. Per festeggiare in maniera originale, in nome della cultura del cibo e della preziosità della genuinità e degli inconfondibili sapori e profumi dei prodotti autoctoni, nell’accogliente location sul Faito, il patron Enzo D’Urso e la chef Marianna Desiderio, con Teresa Celentano, dalle note ed apprezzatissime capacità ai fornelli ed ai forni, hanno studiato una formula cultura/food in sintonia con le antichissime usanze, a base di specialità marine, valorizzate in una serie di proposte culinarie e accompagnate dai tesori territoriali: innanzitutto le freschissime verdure e frutta appena raccolte nei fertili terreni dell’azienda, come le squisite uova di giornata, l’olio profumato e saporito, e gli ottimi prodotti caseari, le carni ed i salumi di loro produzione garantita. Tutto in linea con le scelte degustative adottate dall’azienda, che vanta specifica competenza nei classici della cucina contadina zonale e, soprattutto per le festività, sui piatti marinari distintivi dell’usanza campana, nel recupero delle nostre radici e della nostra storia di cui andare sempre orgogliosi.

Gli ospiti saranno accolti dai patron che illustreranno le origini dell’antico pittoresco borgo, un tempo porta d’ingresso a Positano, dove si giungeva a dorso di mulo, e della ridente struttura collinare, in stile rustico, con vista spettacolare sull’azzurrissimo mare della Costiera sorrentino-amalfitana, circondata da un’immensità di verde. Il cenone prevede varie pietanze a base di pescato fresco locale – condite con il rinomato olio delle colline vicane – nelle quali la fanno da padroni Seppie grigliate su letto di finicchio e noci, Insalata di Polipo, Salmone e Pescespada marinati, Zeppoline con Bianchetti, Cozze gratinate, Baccalà in crosta di mandorle, Cocktail di gamberi, Parmigiana di pesce. Si proseguirà con Risotto con radicchio e noci con fonduta di Provolone del Monaco, e Ravioli ai profumi del mare e pomodorini gialli. Come secondo, Pesce al forno con contorni assortiti.

A coronamento di un lauto e variegato pasto, i golosi dolci natalizi e “lo spasso” ovvero la frutta secca, chiaramente locale: semplicemente deliziosa! In accompagnamento, i generosi vini del territorio. Alla mezzanotte, d’obbligo cotechino e lenticchie, piatto scaramantico e propiziatorio per un anno prospero. A completamento, musica live e poi balli per celebrare il 2023, dopo il suggestivo spettacolo dei fuochi pirotecnici che illumineranno la Costiera, con vista fino alla città di Napoli. E si proseguirà a Capodanno, altra festa importante, con il richiestissimo pranzo caratteristico: ancora protagonisti i prodotti a chilometro zero, che saranno portati in tavola, dopo la visita, per grandi e piccini, all’ agriturismo con gli animali da fattoria e con le sue coltivazioni di eccellenza delle quali sarà possibile apprendere origini e impieghi ottimali.

Nel menù: Antipasto della casa, due primi – lasagna napoletana e risotto ai porcini -tagliata di carne di manzo con patate – e dolce. Una maniera interessante ed originale per incominciare in serenità e relax a contatto con la natura rigogliosa e fertile, il 2023 che ci attende.

 

TERESA LUCIANELLI

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