E anche la seconda serata del 73° Festival di Sanremo è andata.
Tante belle canzoni, alcune meno orecchiabili ma sono certa che, risentirle poi, faranno un altro effetto.
Ma la canzone che mi è piaciuta di più è quella del testo che Pegah Moshir e Drusilla Foer (il personaggio femminile dell’attore Gianluca Gori) hanno recitato sul palco dell’Ariston, Baraye composta dai tweet delle manifestazioni contro il regime in Iran, scoppiate a settembre scorso in seguito alla morte di Mahsa Amini.
Tweet dei tanti diritti negati nel paese e soprattutto dei diritti negati alle donne iraniane.
La canzone è stata scritta da Shervin Hajipour, un cantante iraniano che è libero su cauzione dopo esser stato arrestato quando la sua canzone è diventata virale.
La cosa bella è che questa canzone ha vinto ai Grammy Awards 2023 in una nuova categoria, quella della “Miglior canzone per il cambiamento sociale”.
Per le donne, la vita, la libertà
Per la libertà
Per la libertà
Per la libertà
Buona pausa caffè!
Elena Simonetti
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