DONNE NELL’ARTE: SULLA VIA DELL’ARTISTA CLAUDIA CHIRICO


DAL MARE

Nella splendida cornice della Reggia di Portici il MAVV-WINE ART MUSEUM ha ospitato la mostra dedicata a “Mosaico per Procida”

Sono state esposte 10 opere di giovani artiste che hanno rispettato i parametri richiesti, che consistevano in estetica, tematica “Procida-Cultura-Vino”ed infine vocazione grafica per poter diventare l’etichetta della bottiglia celebrativa dell’isola di Procida, Capitale della cultura 2022.

Una commissione esaminatrice presieduta da Eugenio Gervasio, fondatore del MAVV-Wine Art Museum, ha comunicato il nome dell’artista vincitrice, Carolina Alvano, mentre l’opera sarà svelata direttamente sull’isola di Procida, in data da stabilirsi.

Ho parlato con alcune delle artiste che hanno partecipato al progetto ed ho chiesto loro di raccontarmi la loro storia artistica

Questa è quella di Claudia Chirico.

Raccontami di te e dimmi come ti sei avvicinata al disegno e alla pittura

La mia formazione è tutt’altro che accademica. Laureata in Ingegneria Gestionale sono da sempre appassionata al mondo del marketing e della comunicazione.   Attualmente sto terminando gli studi in progettazione grafica e ho partecipato al contest del MAW grazie anche ad Alessandro Leone, progettista grafico del logo e dell’immagine del museo MAW e mio docente di corso.  

Per quanto riguarda il mio rapporto con il disegno e la pittura riconosco che questi ultimi hanno da sempre fatto da cornice ai miei giorni, fin dall’infanzia. Mio nonno Giovanni, uomo di grande intelligenza e sensibilità, ha sempre coltivato la passione per l’arte: dalla pittura, al disegno alla musica. Trasferitosi per lavoro a Buenos Aires da giovanissimo, ha impresso nelle sue rappresentazioni delle vibrazioni uniche: i colori della pampa, il silenzio del vento. Sicuramente lo devo anche a mia cugina Anna Zulema, che è realmente un’artista. Lei è stata tra i miei primi modelli.

Cos’è l’Arte e cosa vuol dire essere un artista?

Domanda questa da 1 milione di dollari, come si diceva un tempo. Mi ci sono arrovellata per anni su questo quesito e prendendo in prestito la frase di un caro amico, che nella sua semplicità, racchiude un senso estremamente profondo e ampio, che è poi quello che caratterizza ogni forma d’arte: “l’arte è un linguaggio”.

Per quanto riguarda il ruolo dell’artista, alcuni miei maestri definiscono l’artista come “chi la mattina si sveglia e sente nel profondo di dover realizzare quella che poi sarà la sua opera” ed io aggiungo infischiandosene del concetto di bello o brutto e sull’effettiva efficacia comunicativa. Credo questa immagine sia piuttosto calzante in quando affonda il suo principio nell’intima esigenza, come una molla che scatta nel tradurre una certa immagine mentale (che sia quindi una sensazione, un pensiero o un’emozione) in una certa forma visiva. Per quanto mi riguarda accade che a seconda del concetto che intendo esprimere scelgo un mezzo di espressione differente, dall’elaborazione digitale al dipinto su tela che spesso sconfina nella terza dimensione grazie a dettagli materici.

Quali messaggi è possibile leggere nelle tue opere?

I miei lavori scaturiscono da suggestioni differenti ma c’è un filo rosso che le lega ed è quello del voler certamente offrire nuovi spunti. Un messaggio potrebbe essere: guarda, vedi, cambia la tua prospettiva. Per quanto riguarda le tele queste sono spesso caratterizzate da elementi materici che vanno appunto a solleticare lo sguardo quasi a suscitare la tentazione di voler toccare con mano quello che gli occhi hanno già visto. Gli altri lavori digitali si concentrano maggiormente sui contrasti, cromatici e di forme.

Se volessimo individuare un tema principe, sarebbe quello dell’uomo nella sua centralità rispetto all’universo ma anche come parte del tutto, quindi il suo rapporto con la società, e l’esistenza del sé in virtù dell’altro.

Ci puoi parlare delle tecniche di cui fai uso?

Ogni tecnica racchiude in sé un suo fascino caratteristico e a seconda della finalità mi piace sperimentare vari mezzi. Nel linguaggio multimediale parto quasi sempre da una bozza a matita che poi rielaboro digitalmente. Per tutto il resto lascio che sia l’idea, l’immagine che ho nella mente, a guidarmi.

Chi volesse cercarti su internet dove può trovarti?

Se proprio siete curiosi potete dare un’occhiata al profilo su Behance (www.behance.net/claudiachirico) dove ci sono i miei lavori di progettazione grafica. Instagram per qualche video/immagine digitale o anche per fare due chiacchiere (www.instagram.com/cla.who) . Nel caso qualcuno usi ancora facebook: www.facebook.com/claudia.chirico.5

Elena Simonetti

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