Niko Mucci fa VISITA alla Zona Teatro Naviganti


Lo spazio ZTN (Zona Teatro Naviganti) ospiterà sabato 16 e domenica 17 gennaio 2016 lo spettacolo “Visite”.
Il regista Niko Mucci insieme con gli attori Roberto Cardone e Marcella Vitiello arrivano così a Vico Bagnara 3A – Napoli (Piazza Dante) per raccontare la storia di Cico e Raquel.
Lo spettacolo andrà in scena sabato 16 alle ore 21.00, domenica 17 alle ore 18.30.
Per informazioni e prenotazioni chiamare al numero: 340 666 8946

VISITE: Quando il gioco teatrale si fa possibilità di conoscenza

Una pièce teatrale. Due soli personaggi ed un abile, intrigante gioco di identità. Perché, come l’autorevuole farci intendere, chiunque può essere chiunque e, soprattutto, chiunque può immaginare di essere chiunque.
Londra. Prestigioso hotel cittadino. Cico un ricco uomo d’affari, è nella sua stanza. Apre la porta ad una donna. Lei è Raquel. Dice di essere la sorella del suo antico amico Paulo. Una donna piacente ed affascinante che giunge improvvisamente: Ho visto sul Financial Times che eri qui, per questa riunione. E all’improvviso ho avuto voglia di vederti, di ascoltare la tua voce.
Cico e Paulo erano stati grandissimi amici. Si erano conosciuti a scuola e per anni avevano condiviso la loro vita. Poi un episodio, un pugno sferrato da Cico a Paulo li aveva allontanati, senza una parola, senza riconciliazione. Trentacinque anni di nulla e poi l’arrivo di Raquel. Sorella del suo amico. Ma Cico non l’ha mai vista, non ha mai sentito parlare di lei, non ha mai saputo che esistesse. Chi è?
Lei conosce dettagli essenziali del rapporto di amicizia tra Cico e Paulo. Descrive parole, luoghi, ricordi. Troppi. Dice di averli appresi da suo fratello ma Cico non sa crederle: “Non me la bevo! Anzi, guarda: non credo a una sola parola di quello che hai detto. Ho molti difetti, ma non sono fesso. Non è facile raccontarmela, te lo assicuro.”
La verità. Ecco cosa vuole Cico. Perché quella donna è lì, davanti a lui? Perché gli sta raccontando tutte quelle storie?
Poi l’uomo capisce da sé. Ci sono pause di disagio
Rimandi di confessioni, ricordi, lettere mai spedite e rimproveri. Poi una musica sentimentale, come un’apertura nuova, immaginifica. Il teatro è moltiplicazione di tempi, di finzioni. Anche se apparentemente verosimili. Senza dubbio la scena teatrale è lo spazio privilegiato per rappresentare la magia di cui è intessuta anche la vita della gente: quell’altra vita che inventiamo perché non possiamo viverla davvero, ma solo sognarla grazie alle splendide menzogne della finzione.

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