Palazzo Fortuny, in mostra Specchi reali delle apparenze


Lo stile personalissimo e visionario di Sarah Moon, l’intensità del suo sguardo e la poesia dei suoi scatti non potevano trovare luogo più suggestivo ed empatico di Palazzo Fortuny. Le luci tenui dell’inverno lagunare che penetrano dalle ampie vetrate del Palazzo, le pieghe, le volute e i giochi di rifrazione creati dai tessuti e dai panneggi degli abiti ideati da Fortuny, sono la fonte d’ispirazione per questo nuovo progetto espositivo che la grande fotografa ha costruito nel corso degli anni durante le frequentazioni della casa-laboratorio.

Esiste una sottile corrispondenza tra l’opera di Mariano e quella di Sarah: gli esseri dipinti, vestiti o fotografati diventano per entrambi personaggi di un mondo favoloso, eroi di un universo interiore che rinvia a una dimensione a-temporale. Sarah Moon nei suoi lavori lega la realtà al mondo fiabesco: mondo che riemerge dalle pieghe, dai broccati, dalle sete marezzate che cambiano al minimo movimento e obbligano la memoria a cercare immagini meno fluttuanti, a comporre una realtà più perenne.
Le ombre addolcite prodotte dalla luce indiretta sono l’origine di visioni che sembrano affiorare da una riserva onirica e raccontare la fugacità della bellezza, la fragilità delle illusioni, la nostalgia dell’infanzia. L’artista francese, tra le maggiori fotografe di moda contemporanee, prima donna nel 1972 a scattare le foto per il calendario Pirelli, da molti anni ha ampliato gli orizzonti del suo sguardo e dell’attività artistica, soffermandosi in particolare su tre temi – l’evanescenza della bellezza, l’incerto e lo scorrere del tempo – in un percorso declinato anche attraverso i video e oggetto di numerosi riconoscimenti, come il Grand Prix National de la Photographie nel 1995 e il Prix Nadar nel 2008. _http://fortuny.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/inverno-palazzo-fortuny-2015-moon/2015/10/16107/mariano-fortuny-sarah-moon-specchi-reali-delle-apparenze/
MARIANO FORTUNY/ SARAH MOON
Specchi reali delle apparenze
Dal 19 Dicembre 2015 al 13 marzo 2016
Venezia, Palazzo Fortuny

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