Cosa succede quando metti in una sala di un teatro una scolaresca di bambini di terza e quarta elementare per farli entrare nella magia del Canto di Natale di Dickens, ma proiettato ai giorni nostri? Con tanto di computer e cellulari?
Un’esplosione di risate e applausi!
La compagnia teatrale BALAGANCIK formata dagli strepitosi Donatela Faraone Mennella e Francesco Rivieccio, ha magistralmente catturato l’attenzione dei bambini attraverso la suddetta storia rimaneggiata, dal titolo “In-canto di Natale”, una sorta di sequel che vuole continuare la narrazione dei personaggi già conosciuti in “A Christmas Carol” ma con i ritmi e lo stress contemporaneo. Il risultato di questo geniale esperimento è stato un successo, soprattutto grazie all’espressività corporea e ai toni divertenti e giocosi dei due artisti.
Dalla regia, Libero de Martino, ha reso possibile la simbiosi delle luci e delle musiche che, come in un caleidoscopio variopinto, hanno avuto un ruolo importantissimo nella rappresentazione.
Elena, un “angelo del teatro Don Peppe Diana” ha spiegato ai bambini, in apertura, la storia del Teatro, fondato dal parroco del Sacro Cuore di Portici, Don Giorgio Pisano, che ha voluto dargli il nome di Don Peppe Diana, assassinato a Casal di Principe, che ha lottato fino alla morte contro la camorra e che è diventato il simbolo di lotta per i diritti dell’uomo per tutta la comunità. Padre Giorgio ha voluto fortemente un posto dove i ragazzi, ma anche gli adulti, avrebbero trovato un porto sicuro dove esprimersi e stare con gli altri con serenità e gioia.
Alla fine della rappresentazione i bambini hanno alzato le mani per fare mille domande agli attori, che con garbo e pazienza hanno risposto a tutti.
“Che cos’è un palcoscenico? Mah, vedi? Un luogo dove si giuoca a far sul serio.” Luigi Pirandello
Elena Simonetti
Foto Elena Simonetti
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