IL TURISMO IN CAMPANIA: INTERVISTA A CESARE FOÀ


Boom di presenze turistiche nella nostra Penisola e nella  fattispecie in Campania in questa estate “esplosiva” post Pandemia; ce ne parla Cesare Foà , Presidente di ADVUNITE  e di AIDIT FEDERTURISMO CAMPANIA.

Dottore Foà, siamo nel pieno di questa nuova  stagione estiva. Come sono i dati del turismo incoming in Italia e nella fattispecie in Campania dopo 2 anni di Pandemia?

 “Nella nostra regione i numeri sono in forte aumento perché l’aeroporto di Capodichino ha ripreso a lavorare alla grande ed il flusso di stranieri che sbarcano quotidianamente sul nostro territorio è molto elevato. Purtroppo , ultimamente, noi operatori del settore stiamo subendo notevoli  difficoltà di gestione  causate dalla cancellazione dell’85% dei voli, tra voli Low cost e voli di linea, avvenuta in particolare domenica 17 luglio. Questo fenomeno è assolutamente deleterio perché provoca un forte disorientamento nei viaggiatori impedendo loro e di raggiungere le località italiane individuate per le proprie vacanze e  di ritornare nei propri paesi lontani, una volta terminato il periodo di soggiorno”.

Perché si è verificato questo fenomeno?”

 “Le cancellazioni dei voli sono dovute o agli scioperi delle compagnie aeree o perché le compagnie Low cost non hanno gli equipaggi in numero adeguato alle loro esigenze e questo costituisce per tutto il nostro settore un grosso problema. Io parlo di Low cost perché il volo di linea garantisce una ri-protezione, nel senso che, se per qualunque motivo viene cancellato un volo per una destinazione,  è possibile mettere il passeggero su un altro aereo che ha la medesima destinazione. la Low cost non è obbligata a fare questo tipo di operazione. La cancellazione dei voli fa si che noi come agenzie di viaggio siamo sempre responsabili nei confronti dei clienti, mentre i turisti “fai da te” non hanno copertura e provocano oltre a loro stessi, notevoli danni a tutta la filiera turistica, a noi agenzie, agli alberghi, alle guide che non lavorano. Questo episodio di inattesa  cancellazione massiccia dei voli  è  accaduto  in tutta  Italia, ma quella maggiormente colpita è stata  l’Italia meridionale, in particolare Campania, Puglia, Sicilia che hanno gli aeroporti pieni di  voli Low Cost. E purtroppo, ricordiamolo, le Low cost vengono finanziate dalle nostre regioni, quindi sono soldi pubblici. Pertanto il mio invito alle Istituzioni regionali è il seguente: basta dare i soldi a queste compagnie Low Cost  se non danno alcun tipo di garanzie ai passeggeri!”

Quindi l’EasyJet e la Ryanair che operano a Capodichino vengono finanziate dalla regione Campania?

 “Esatto; esse vengono finanziate con i nostri soldi pubblici sotto alcune forme. A tal proposito ricordo una  famosa battuta di Ryanair quando 10 anni fa approdò a Capodichino e disse “Datemi un euro per ogni passeggero che vi porto e vi metto la promozione della città di Napoli sull’aereo” che fa la tratta  Catolice – Berlino. Ed io pensai “Qual è l’utilità per Napoli farle pubblicità nella tratta  Catolice Berlino?  E loro risposero che dovevano promuovere la nostra città  su tratte nelle quali noi non potevamo avere contatti con i passeggeri, ed  a ben rifletterci,  questo è un tipo di ragionamento molto  intelligente”.

A prescindere dai trasporti, ci parli dell’attuale  stato di salute  del turismo campano

 “Direi che lo stato generale è ottimo; la gente ha voglia di viaggiare, voglia di normalità. C’è però da sottolineare che ancora oggi il turismo che è senza dubbio la terza industria del nostro Paese non viene apprezzato  e considerata nella sua reale dimensione. Noi del comparto turistico siamo  seri  professionisti, andiamo avanti facendo grossi sforzi e quest’anno i numeri  di incoming saranno abbastanza importanti ma non tali da permetterci di dire che abbiamo percepito utili economici pari a quelli del 2019. In particolare hanno aumentato il loro livello di guadagno solo le nostre strutture alberghiere industrializzate o una compagnia di crociera ma non il singolo albergo. Le strutture ricettive  di certo registrano attualmente un coefficiente di riempimento delle stanze sicuramente maggiore a quelle del 2019, ma parliamo di letti occupati  non di aumento di guadagno perché nel frattempo i costi di gestione sono  notevolmente aumentati o perché non si riescono a reperire risorse umane a causa del reddito di cittadinanza, o perché è aumentato il costo delle materie prime per quanto riguarda il food o perché sono aumentate le spese energetiche . A livello di utile quindi siamo ben lontani dai numeri registrati nel 2019!.

Per quanto riguarda la Campania quali sono le località turistiche attualmente più gettonate?

 “Le nostre isole Capri, Ischia, Procida e le due costiere Amalfitana e Sorrentina, ognuna contraddistinta da un tipo di turismo diverso”.

In che senso?

“La Costiera Amalfitana vanta un turismo internazionale d’èlite  proponendo a parte le sue bellezze paesaggistiche, strutture ricettive costosissime che vantano servizi d’eccellenza , attirando soprattutto un turismo d’oltreoceano ma anche bulgari, croati, ungheresi.”

 La Costiera sorrentina?

 “Lì approda un turismo internazionale più  di massa, molti tedeschi, inglesi che hanno una minore capacità di spesa. Poi sono ritornati gli israeliani. Sta andando molto bene anche Capri, Ischia perché hanno riqualificato molti alberghi. Poi c’è il Cilento che pure va forte”.

Procida?

 “Procida, attuale “Capitale della Cultura” non ha grandi capacità ricettive.  I turisti vanno a fare l’escursione, che è cosa ben diversa dal soggiorno, tanto è vero che il Sindaco di Bacoli Giosi Della Ragione ha fatto un grosso investimento per allestire una barca che quotidianamente  fa il trasporto dei turisti da Bacoli e Monte di Procida a Procida e ritorno”.

Monte di Procida si sta attrezzando  come strutture alberghiere?

 “Monte di Procida ha molti hotel che dovrebbero essere  riqualificati come del resto l’intera la zona flegrea.  In tal senso le strutture ricettive potrebbero riqualificarsi anche con altro turismo quale quello sociale e studentesco. Noi non abbiamo ad esempio alberghi per gli studenti a Napoli e questa è una cosa gravissima!”

Quali strumenti suggerisce  per riqualificare gli alberghi?

 “Diamo i soldi agli imprenditori  alberghieri che veramente si impegnano a spenderli per creare delle strutture dotate di servizi di accoglienza qualificati!  Per restare nell’ambito della nostra regione, bisogna rilevare che Il Cilento a livello turistico sta andando molto bene, a parte per l’accomodation ed il food & beverage top anche perché è stato facilitato il transito con altre zone d’Italia grazie ai treni Trenitalia e Italo che trasportano i turisti fino ad Agropoli. Il problema vero è invece muoversi tra le varie zone cilentane  perché mancano i trasporti pubblici locali. Nella fattispecie si dovrebbe quanto prima  rivalutare tutto il sistema trasporti della Campania”.

Presidente Foà  ci dia qualche input per l’incentive del turismo campano

 “ Ci vorrebbe più sicurezza nel senso che bisognerebbe incentivare più controlli di polizia nelle tre hub di entrata: aeroporto, porto e stazione centrale.  Questo perché non possiamo permettere alcun fenomeno di delinquenza sul nostro territorio  perché lo stesso  si riflette in maniera negativa  sulla stampa mondiale  che puntualmente tende ad amplificare ogni singolo evento di piccola o grande delinquenza. Leclerc è stato scippato a Viareggio, i turisti  vengono quotidianamente  scippati a Milano ma si continua a dire in tutto il mondo che Napoli è la capitale degli scippi”.

Quali sono le sue proiezioni per questa stagione del 2022 estive?

“Come turismo e come numeri saremo al più 20%, ma ripeto, non pensiamo che questo significhi un aumento dei ricavi perché  non è così!”

Come vede il tentativo di destagionalizzazione di alcuni comuni importanti turistici?

 “Sarebbe fantastico portare nei periodi di bassa stagione nuovi flussi turistici ed io insisto a che tutti gli operatori del settore rivolgano l’attenzione anche agli  studenti o ai pensionati”.

E per il turismo d’èlite? 

 Bisognerebbe creare delle manifestazioni  culturali e di spettacolo di respiro internazionale di  grande interesse che vengano adeguatamente  sponsorizzate e vendute all’estero e non solo in Italia” .

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