Caruso all’Ateneo Magna Graecia, giovedì la prima lezione


“Non abbiamo dimenticato, né smesso di pensare con una certa apprensione, che al no global Caruso è stato affidato un compito che appare alquanto in contrasto con i suoi trascorsi da ‘rivoluzionario’. Non abbiamo dimenticato, né smesso di pensare che i giovani dell’Università di Catanzaro diventeranno suoi studenti, ed intanto ancora ci risuonano nelle orecchie le deprecabili parole che tante volte Caruso ha avuto per lo Stato, per le sue Istituzioni, le sue regole, i suoi rappresentanti… Giovedì salirà in cattedra per la sua prima lezione e noi non possiamo fargli mancare il nostro benvenuto, ricordandogli con quanta forza speriamo che tenga a mente la necessità di trasmettere il senso del rispetto dei principi di ordine e legalità, vero fondamento della società civile”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a due giorni dall’avvio del corso di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, affidato a Francesco Saverio Caruso, esponente del Prc e leader del Movimento No Global campano. Un’assegnazione, quest’ultima, che nelle scorse settimane il Coisp ha contestato duramente, non certamente sotto il profilo della legittimità, ma sicuramente sotto quello dell’opportunità.

“Ci sono criteri di opportunità che vanno ben al di là della mera forma – disse Maccari non appena appresa la notizia dell’assegnazione della cattedra a Caruso – e fingere che non contino significa infischiarsene del gravoso onere di occuparsi della formazione dei nostri giovani, che nasconde anche un non secondario rischio di trasmettere, assieme alle nozioni, una propria ed estremistica interpretazione di esse. E la cosa vale mille volte di più se si parla di un corso di laurea proprio in Sociologia! Qui il rispetto delle altrui ideologie politiche non centra affatto, perché si discute piuttosto dei metodi e delle modalità che una persona ritiene di poter utilizzare per affermarle. Metodi e modalità che arrivano a comprendere, il dileggio, il rifiuto e la totale mancanza di rispetto per le Istituzioni, per le regole e per quell’insieme di canoni del vivere civile che garantiscono la pacifica convivenza e la libertà degli altri come la propria”.

“Dopo una scia di polemiche e di discussioni seguita alla nostra prima reazione – conclude il Segretario Generale del Coisp -, siamo quantomeno soddisfatti di aver suscitato una riflessione pubblica sul fatto che in tante sedi, troppo spesso, salgano in cattedra, in senso figurato, persone che nel loro passato hanno dimostrato con i fatti di essere stati in vari modi contro lo Stato, contro le regole, e contro le Forze dell’Ordine che rappresentano l’uno e le altre. Continuiamo ad essere convinti che anche questa volta sia così, e che Caruso sia e rimanga un altro esempio di quelle persone che covano un vero odio per ciò che non è in linea con le loro convinzioni e ritengano lecito tutto pur di combatterlo, anche perché lui non ha mai smentito certe sue posizioni e certe sue parole di un passato non troppo lontano”.

“Ciò che non sappiamo per certo – conclude Maccari – è se Caruso avrà il buon gusto di astenersi dal contaminare la sua azione di insegnamento con le proprie convinzioni personali e soprattutto, ove mai non dovesse essere così, se qualcuno di competenza se ne accorgerà e gli darà una qualche importanza”.

Coisp

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