L’Italia è pronta a scendere in piazza per difendere Gaza e fermare il genocidio, per dire no al riarmo e per schierarsi contro lo stato di Israele. Un grande sciopero, organizzato dai sindacati di base, domani 22 settembre, bloccherà l’intera penisola italiana. Saranno milioni i lavoratori e le lavoratrici che si fermeranno e intere mobilitazioni attraverseranno le grandi città e i centri minori per protestare.
Anche le città non di mare saranno ferme. Il trasporto pubblico si fermerà in moltissime città, bus e metro non circoleranno, e questo già sarà di fortissimo impatto. Più di 60 le manifestazioni si svolgeranno nell’intero Paese con cortei previsti a Milano, Roma e Napoli in segno di solidarietà con la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla.
Un segnale forte e chiaro che arriva da diversi comparti di lavoratori: le fabbriche, la logistica, i settori pubblici, la scuola, i vigili del fuoco, il commercio, e soprattutto gli studenti che sapranno far sentire la loro voce.
“Blocchiamo tutto con la Palestina nel cuore”, lo slogan utilizzato dalle sigle Usb.
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