Roma. Parte una importante iniziativa di sensibilizzazione e formazione per edificare una rete integrata in grado di rispondere in maniera efficace e tempestiva alle necessità delle donne, incominciando dalle più vulnerabili. Nella Sala Alessandrina della prestigiosa Accademia di Storia dell’Arte sanitaria, Lungotevere in Sassia 3, domani, 6 marzo, dalle ore 8 alle ore 18, si terrà un convegno di spiccata valenza intitolato: “Inclusione e sicurezza: l’integrazione territorio-ospedale nella prevenzione, contrasto e gestione della violenza su tutte le donne con disabilità, fragili, minori”, patrocinato da istituzioni e associazioni di rilievo. È dedicato innanzitutto alle donne colpite dalla violenza nelle sue molteplici forme e alla violenza di genere. Tra gli scopi primari, informate la pubblica opinione, sollecitare le istituzioni per attuare delle iniziative concrete in merito alle tante forme di violenza invisibile che vengono continuamente perpetrate e far convergere le energie congiunte sulle strategie di intervento e gestione della sicurezza.
In programma relazioni e dibattiti su prevenzione, contrasto e gestione della violenza di genere, con riferimento all’universo femminile portatore di disabilità, fragile e in età minore, giacché tali soggetti sono vittime di abusi che rimangono fin troppo frequentemente sconosciuti e impuniti. Si tratta di una problematica gravosa che va a sommarsi alle molteplici violenze subite.
Tra le tante relazioni mirate di spiccato interesse, sono molto attese quelle di Raffaele Zinno, presidente PSAF; Nazaro Pagano, presidente ANMIC; Gabriele Fava, presidente INPS; Massimiliano Maselli, assessore alle Politiche Sociali e Disabilità della Regione Lazio; Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati; Martina Semenzato, presidente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul Femminicidio; Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità. Parteciperà una qualificata delegazione di addetti ai lavori della Campania. Saranno approfondite nel dibattito, l’evoluzione normativa in materia di femminicidio e la violenza di genere, unitamente ad altri rilevanti aspetti critici, con riferimento alle proposte concrete e a tale proposito verrà tenuto conto che la violenza psicologica e la economica, tuttora vengono poco riconosciute dal sistema di tutela: un dato di fatto che dimostra la necessità e l’urgenza di sviluppare un’attenta considerazione e ricorrere ad adeguati provvedimenti, senza perdere tempo.
La protezione delle lavoratrici vittime di violenza e del loro reinserimento nel mondo del lavoro, sarà tra gli argomenti principali, e pure il ruolo degli ospedali, dei consultori e dei medici di famiglia nel riconoscere e affrontare la cosiddetta violenza “silente”, sulla quale non si hanno dati precisi perché non è affatto semplice da individuare. Affinché il primo contatto con la vittima non rimanga soltanto un singolo intervento sanitario, ma diventi il punto di partenza per un percorso di protezione e autonomia, veramente utile ed efficace, si deve rafforzare la rete ospedale-territorio e questa costituisce una delle sfide più urgenti da sostenere uniti, con consapevolezza e determinazione. I relatori, tutti di grande spessore, approfondiranno le numerose criticità che presenta il sistema di tutela per fornire il proprio fattivo contributo mirato a promuovere un modello d’intervento più efficace e capillare e affronteranno in maniera propositiva le specifiche manifestazioni di violenza che vengono in genere sottovalutate o non risultano ufficialmente, indagheranno e si confronteranno sulle fragilità e su una rete di supporto operativa.
Il convegno fornirà un’occasione basilare di sensibilizzazione per i vari professionisti che interverranno, istituzioni e cittadini. Si partirà da un dato preoccupante che merita provvedimenti mirati urgenti: nella nostra società si verificano molte manifestazioni di violenza e svariate forme di abuso psicologico, economico e istituzionale. Ne consegue che occorre un riconoscimento più incisivo e occorrono strumenti di protezione validi, soprattutto in considerazione del fatto che il quadro normativo italiano attualmente si concentra in maniera preponderante sulle manifestazioni più evidenti di violenza che sono quelle fisiche, per le quali le vittime ricorrono necessariamente ai pronto soccorso. Va costruita una valida rete integrata tra ospedale e territorio, che riesca ad assicurare un intervento tempestivo e multidisciplinare, nel quale siano coinvolti dottori di medicina generale, professionisti sanitari, esponenti dei centri antiviolenza e delle istituzioni. In tale modo può essere assicurato un percorso strutturato e continuativo che tuteli concretamente le vittime.
Questo fondamentale obiettivo è tra le colonne del convegno di domani. Si articolerà in sessioni di approfondimento e tavole rotonde che avranno quali relatori esperti, rappresentanti delle istituzioni e professionisti del settore giuridico e sanitario, tutti di indubbio spessore e specifica esperienza in materia. “Una società più inclusiva e sicura si costruisce con il riconoscimento, la prevenzione e un’azione sinergica tra tutti gli attori coinvolti. Questo convegno sarà un passo concreto in tale direzione” – dichiara il presidente PSAF, dott. Raffaele Zinno. Un ricordo verrà dedicato al presidente dell’Associazione AGICO Giulia Zinno, ginecologa, socio fondatore del PSAF che è riuscita a lasciare un’impronta di fattività non comune, grazie all’impegno continuo profuso per la tutela e l’assistenza, che resta quale grande esempio da seguire, in difesa delle tante donne vittime di violenza di vario tipo e dalle svariate conseguenze, e tra esse coloro che le subiscono in silenzio, rimanendo invisibili e purtroppo non supportate.
Info e partecipazione: tel. 3293792769 [email protected] – email: [email protected]
Segreteria Organizzativa email: [email protected] Tel: 06.83911292 / 333.32.16.706
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Teresa Lucianelli
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