L’effettività del merito e la tutela dei “cervelli made in Italy”


“Ho appreso con soddisfazione la nomina della professoressa Anna Maria Bernini alla guida di un Ministero fondamentale per il futuro del nostro Paese come quello dell’Università e della Ricerca. Il suo profilo accademico unito alla sua lunga esperienza politica ed anche specificamente ministeriale ci offre assoluta garanzia della presenza delle necessarie competenze ed esperienze per lo svolgimento dell’importante lavoro che la attende”. Così Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e vicepresidente del CNR, commenta la nomina di Anna Maria Bernini ‘collega’ dell’Università di Bologna alla guida del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Sappiamo bene che tra le missioni fondamentali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci sono l’istruzione e la ricerca e saranno fondamentali per il nuovo Ministro sia il dialogo costruttivo con le Università e i numerosi enti di ricerca del nostro Paese sia il dialogo con gli altri Ministeri chiave per la realizzazione del PNRR come quelli dell’Ambiente, dell’Istruzione, della Cultura e del Turismo”. Un compito nel quale, come spiega d’Alessandro,le Università italiane e i numerosi e prestigiosi enti di ricerca del nostro Paese, che rappresentano un patrimonio di competenze straordinario, sono pronti ad aiutare in ogni modo possibile il nuovo Ministro per provare a rispondere alle urgenti sfide internazionali che ci attendono”.

Quanto ad uno dei temi di cui più si è discusso nelle ultime ore che è quello di alcune nuove denominazioni dei Ministeri il Rettore d’Alessandro, che in seno alla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane coordina il lavoro degli Atenei non statali, ricorda che sul ‘merito’ proprio Anna Maria Bernini nella scorsa legislatura aveva presentato un importante disegno di legge per nuove disposizioni “in materia di sostegno alle giovani generazioni”. Il punto fondamentale, però, chiarisce, d’Alessandro, “è che per premiare giustamente il merito bisogna intervenire per far competere tutti i giovani del nostro Paese, da Nord a Sud, con le stesse possibilità e da questo punto di vista mi aspetto che il Ministro Bernini sappia rendere sempre più effettivo il diritto allo studio”.

L’ultimo auspicio di d’Alessandro è per la ricerca. I nostri migliori cervelli vanno tutelati così come si farà giustamente con i migliori prodotti del nostro made in Italy  evidenzia il Rettore – perché è giunto il tempo di provare a frenare quella fuga continua di cervelli all’estero che per l’Italia rappresenta un grave e doloroso impoverimento”. I nostri migliori giovani, conclude d’Alessandro, “possono e debbono arricchire le loro competenze anche a livello internazionale ma poi bisogna fare in modo che per loro sia possibile e conveniente valorizzare in Italia la loro alta formazione”.

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