Successo nazionale giuridico per gli avvocati campani Della Corte e Guadagni


Giovanni Della Corte e Pasquale Guadagni dell’Avvocatura campana riscuotono un altro significativo successo nel settore giuridico, nell’ambito dei diritti dei lavoratori, che va ad aggiungersi ai numerosi traguardi di rilievo raggiunti dagli stessi legali campani.

È stato accolto il ricorso d’urgenza studiato e presentato dai legali campani: in rapporto a quanto richiesto dai due noti rappresentanti dell’Avvocatura campana, notoriamente specializzati in Diritto del Lavoro, il Tribunale di Venezia, con disposizione della dott. Anna Menegazzo,  ha  stabilito di annullare le elezioni delle RSU/RSL (Rappresentanze Sindacali Unitarie / Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) che si sono tenute nello stabilimento Acqua San Benedetto di Scorzè in provincia di Venezia, nel mese di giugno 2022, contraddistinte dall’inaccettabile esclusione arbitraria della FSAA – Federazione Sindacale Autonoma Alimentaristi. Tale sigla ha numerosi iscritti, determinati a fare rispettare i propri diritti,  come dimostrano i fatti accaduti.

I due legali sono riusciti a riportare all’attenzione pubblica l’insindacabile diritto – frequentemente violato – di tutti i lavoratori a scegliere i propri rappresentanti senza ostative “di forma e di burocrazia”, nel rispetto della volontà sovrana che va espressa attraverso il voto. Così pure, il diritto di ciascuna sigla sindacale, indipendentemente dal numero d’iscritti, a tutelare i propri aderenti e godere di situazioni pari a tutte le altre sigle.

Il Tribunale veneziano ha deciso di accogliere il motivato ricorso in via d’urgenza studiato e presentato dai due legali di Pomigliano d’Arco, noti ed apprezzati professionisti campani.

Della Corte e Guadagni hanno sostenuto con fermezza il diritto di ogni lavoratore di potere scegliere i propri rappresentanti, purché sia chiara la propria volontà, sovrana rispetto a cavilli burocratici.

Con successo e pregevole risonanza, Giovanni Della Corte e Pasquale Guadagni hanno raggiunto numerosi esiti giurisprudenziali che rappresentano punti fermi a salvaguardia  del basilare diritto da parte dei lavoratori, di potere scegliere appunto in libertà i propri rappresentanti da designare, nel pieno rispetto di quanto è indicato con chiarezza, nella sua invalicabile semplicità, dal principio che si rifà all’articolo 39 della nostra Costituzione. Entrambi sono illustri esponenti della notoriamente qualificata rappresentanza forense campana, considerata ai vertici a livello nazionale ed internazionale per preparazione e oratoria.

Giovanni Della Corte e Pasquale Guadagni sono riuniti nel noto ed apprezzato studio specializzato in Diritto del Lavoro, “Guadagni – Della Corte & Partners, Avvocati con Patrocinio alle Giurisdizioni Superiori: Napoli – Treviso – Roma”, sede principale in via Mauro Leone a Pomigliano d’Arco, nel Napoletano.

Merita attenta menzione il fatto che da anni, la FLAI-CGIL – Federazione Lavoratori Agro-Industria – e la FAI-CISL – Federazione Agricola Alimentare Ambientale Industriale Italiana – si presentano come unici interlocutori del datore di lavoro. È indispensabile altresì sottolineare che entrambe avevano escluso la lista dei candidati della FSAA (Federazione Sindacale Autonoma Alimentaristi): un sindacato autonomo che sta raccoglendo sempre maggiori consensi, anche fra i lavoratori dello stabilimento situato a Scorzè in provincia di Venezia, grazie al costante impegno dimostrato al fianco dei dipendenti.

Precisiamo che la Commissione elettorale aveva motivato la contestata esclusione disposta ai danni della FSAA – Federazione Sindacale Autonoma Alimentaristi -immotivata a detta degli interessati e dei loro legali, appellandosi a delle presunte violazioni di carattere procedurale. 

A niente è valso presentare a riguardo regolare ricorso, alla stessa Commissione Elettorale, peraltro motivato con tutte le spiegazioni del caso che avrebbero potuto servire a dirimere subito la questione. La FSAA non è stata ascoltata, nè ha ottenuto un’opportuna rivisitazione della rigida posizione assunta dalla stessa Commissione, che gravemente la penalizzava. 

Quindi, in considerazione del fatto che erano state ignorate le proprie ragioni ed erano rimaste inascoltate tutte precise spiegazioni fornite, alla FSAA non è rimasto che impugnare la decisione della Commissione elettorale, ritenuta arbitraria, dinanzi al Comitato dei Garanti, istituito presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Venezia. A supporto, gli avvocati Giovanni della Corte e Pasquale Guadagni hanno fornito una serie di appropriate argomentazioni che sono servite a fare chiarezza e ristabilire il diritto violato.
A danno dei diritti della FSAA e a conferma della sua contestata esclusione dalla competizione, si è aggiunto anche il voto dei due sindacati FLAI CGIL e FAI CISL, oltre a quello del rappresentante di Confindustria, che hanno stabilito che le elezioni si dovessero tenere nel mese di giugno, appunto con l’esclusione degli avversari, privati del diritto di potere esssere eletti. Le sigle che avevano deciso l’esclusione della FSAA, si sono perciò automaticamente aggiudicate tutte le cariche elettive, in assenza di “concorrenza”.

Appare chiaro che questa prevaricazione era inaccettabile per il sindacato autonomo FSAA, sostenuto dai propri iscritti, che hanno sollecitato una presa di posizione chiara ed inequivocabile, con ricorso ai massimi organi competenti. La Federazione Sindacale Autonoma Alimentaristi ha perciò deciso di rivolgersi al Tribunale di Venezia, atttaverso lo studio “Della Corte & Guadagni” per fare valere le proprie ragioni.

Il Tribunale veneziano ha deciso di accogliere il ricorso ex art. 700 cpc, perché ha ritenuto illegittima l’esclusione, riconoscendo i diritti della FSAA che erano stati evidentemente violati, ed ha annullato le elezioni già tenute, ordinando specificamente: “… il rifacimento delle elezioni per il rinnovo delle RSU/RSL nello stabilimento di Scorzé della San Benedetto S.p.a., ammettendo la partecipazione dei candidati indicati nella lista della FSAA…”.

Lo stabilimento veneziano dell’Acqua San Benedetto si trova quindi attualmente  privo di un interlocutore sindacale, perché la RSU/RSL che avrebbe dovuto nominalmenente essere in carica, nei fatti è invece automaticamente decaduta e, in particolare modo, non può categoricamente rappresentare i lavoratori dello stabilimento, in base a quanto tassativamente decretato dal suddetto accoglimento.

Nel frattempo, i dipendenti confidano che in tempi brevissimi si proceda al regolare rinnovo delle cariche, in una realtà di rilievo internazionale, qual’è quella della Acqua San Benedetto, e nel rispetto del fondamentale principio del “favor partecipationis”, che vale nelle competizioni elettorali, secondo il quale devono essere preferite innanzitutto le scelte interpretative, che garantiscano agli elettori di potere esprimere liberamente le loro preferenze, nel rispetto delle leggi in materia e della stessa Costituzione italiana.

Vale ricordare che aveva suscitato grande interesse, in una situazione similare, l’accoglimento del ricorso urgente presentato dallo stesso avvocato Giovanni Della Corte, unitamente al collega Antonina Viola, da parte del giudice della 5a Sezione civile del Tribunale di Palermo, Rachele Monfredi, a salvaguardia dei diritti della Failms (confederata Consafi) e dei suoi iscritti, contro la decisione – reputata illegittima dagli stessi legali – assunta dalla Commissione elettorale che aveva stabilito di negare ai candidati della suddetta sigla il diritto di partecipare alla consultazione. 

In quella specifica situazione, la motivazione addotta a giustificazione dell’arbitrio compiuto, è stata di “presunte anomalie formali”. Che dono però infondate: non era stato infatti preso in considerazione il fatto  – sottolineato nelle precisazioni fornite dai ricorrenti – che la Failms “non essendo firmataria del contratto collettivo nazionale del lavoro non è tenuta a osservare pedissequamente la modulistica utilizzato da Fiom, Uilm e Fim…”.

Ecco per wusle motivo deve essere ribadito che una commissione elettorale assolutamente non può decidere in autonomia come gestire le votazioni. Per nessuna ragione può farlo! Va parimenti precisato che, purtroppo, questo in e e accade spesso,in tanti punti del nostro territorio nazionale, in tanti altri contesti e in altre aziende.

In considerazione di questi dati, di afferma la fondamentale importanza dell’accoglimento del ricorso relativo alla vicenda della sede veneziana della San Benedetto, che riconferma il basilare principio della libera scelta, che va applicato immediatamente in ogni situazione anomala e discriminatoria, ripristinando la legalità tramite l’annullamento delle elezioni svolte arbitrariamente, in nome dll’oseebsnxa appellandosi al rispetto dei principi democratici che in Italia sanciscono la libertà di ciascun lavoratore di scegliere da chi farsi rappresentare.

Gli avvocati Giovanni della Corte e Pasquale Guadagni raggiungono così un altro successo professionale di grande rilievo, in tema di diritti dei lavoratori, che costituirà sicuramente un prezioso riferimento a salvaguardia dei diritti di tutti quei dipendenti e sigle sindacali bersaglio di situazioni discriminatorie similari, che sono diffuse, a Nord come a Sud, nel nostro Paese.

 

Teresa Lucianelli

 

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