terrArdente: col Cibus & Salus il secondo successo


Ancora un successo per TerrArdente, rassegna annuale dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, dopo quello raggiunto nell’evento inaugurale, stile ‘700, di questa prima edizione, tenutosi nella suggestiva cornice del Parco Vanvitelliano del Fusaro. La conferma arriva con il Cibus & Salus Festival ai suoi esordi, firmato da M.A.C.S., Mecenati per Cultura, Cinema e Sport, vincitori della manifestazione d’interesse dell’Ente, conclusosi con scroscianti applausi per i vari interessanti interventi e lo spettacolo teatrale portato in scena in chiusura dagli attori della compagnia “Il Principe”: un divertissement sui Menecmi di Plauto. Al direttore amministrativo dell’Ente Parco Campi Flegrei, Massimo D’Antonio, l’introduzione storica sull’inganno di Nerone per eliminare la madre Agrippina rifugiatasi in zona.

Location suggestiva, il Parco Monumentale di Baia, affacciato sulle insenature flegree che si dice abbiano affascinato perfino Giulio Cesare.

Apprezzamenti per il format turistico culturale di M.A.C.S..

Manifestazione di qualità per promuovere un luogo d’incanto, ricco di potenzialità, di paesaggi e splendida natura, e con esso la cultura flegrea con specifico riferimento alla proposta turistica, un viaggio nel tempo nei Campi Flegrei dell’Impero Romano.

Ha perseguito il coinvolgimento efficace dei sensi, il percorso narrativo intorno al cibo. Il nettare di Bacco e  le eccellenze alimentari flegree di mare e di terra, come piacere e creatività, espressioni della cultura di un luogo e legami con esso, elementi per mantenere il benessere fisico ed economico, e occasione per valorizzare siti storici, archeologici ed artistici.

Dalla cittadina di Baia, attraversando al tramonto lo scenografico sentiero sul fianco della collina, passeggiata naturalistica guidata, con arrivo sulla panoramicissima sommità del Parco Monumentale. Un luogo di significativo valore archeologico e paesaggisticamente unico, da cui è possibile  ammirate nella loro magnificenza le insenature flegree.

Di scena i Synaulia con le danze e i suoni dell’antica Roma, ottenuti grazie all’utilizzo dei preziosi strumenti musicali ricostruiti attraverso la ricerca e lo studio di fonti iconografiche e letterarie e di reperti archeologici.

Sullo sfondo delle rovine della mitica Villa che sarebbe stata del potentissimo Giulio Cesare, in esposizione le opere luminose dell’artista Annalaura Di Luggo.

Degustazione a cura di MAVV Wine Art Museum, partner di MACS, con interessante narrazione storica dei suoi accademici, incentrata sui vini dalle origini antichissime, DOC e IGP dei Campi Flegrei: Falanghina, Passio e Piedirosso, prodotti dalla cantina La Sibilla, viticoltori da cinque generazioni. A versarli con professionalità, e ad illustrarne le caratteristiche tecniche,i sommelier dell’AIS.

Cultura, prodotti e soprattutto vini millenari dei Campi Flegrei, negli interventi dell’archeologo Flavio Castaldo – che ha approfondito il legame tra il territorio e la Grecia – e del prof. Raffaele Beato, che ha parlato dei vitigni antichissimi della zona e ha sottolineato il lavoro svolto dall’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, evidenziando l’importanza che rivestirà la prossima realizzazione di un vigneto di 4mila mq destinato alla produzione del vino ufficiale (unicum in zona) dello stesso Ente, quale “occasione per realizzare attività e azioni legati alla valorizzazione del vino flegreo e promozione del territorio” – come spiegato dal presidente Francesco Maisto.

L’endocrinologa Giovanna Muscogiuri ha invece parlato sul rapporto tra prodotti del territorio e benessere.

Lo chef puteolano Ciro Coccia ha firmato i piatti in menù a base dei prodotti di terra e di mare tipici dei Campi Flegrei, come le Alici del Golfo di Pozzuoli, le Cozze bacolesi con ricotta di capra, erbette aromatiche e crema di zucchine, le Polpette al Limone pane di Procida, le delicate vellutate di Zucca di Capo Miseno e di Cicerchia locale, le  Frittatine di pasta e le Montanarine col caratteristico Pomodoro Cannellino flegreo.

Armando Giuseppe Mandile

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