Gratuito patrocinio legale contro le aggressioni alle FF. OO.

L’Italia è una Repubblica laica e democratica, che tutela, a giusta ragione, tutte le minoranze. Eppure, c’è una minoranza, che da anni attende di essere garantita, tutelata e protetta.
Questa minoranza è composta da donne e da uomini silenti, che operano quotidianamente per tutelare tutti. Stiamo parlando dalle donne e degli uomini delle forze dell’ordine.
Negli ultimi anni, questa categoria, ha subito un numero sempre crescente di aggressioni e violenze, spesso amplificate dal silenzio mediatico o da una giustizia che, portando alle estreme conseguenze il concetto di “garantismo”, ha finito per indagare laddove non vi era nulla da scoprire, accrescendo la distanza dalla realtà operativa sia dei vertici della Polizia che della Magistratura.
L ‘ultima tragedia sfiorata, da un punto di vista solo cronologico, l’abbiamo vissuta ieri, a Napoli, dove un poliziotto dell’ufficio Prevenzione Generale è stato ferito con un’arma da taglio da un criminale che cercava di darsi alla fuga. Non è nostra intenzione recriminare sempre sugli stessi temi circa gli strumenti in dotazione.
Il problema, è anzitutto politico. Noi, in qualità di rappresentanti della categoria, chiediamo alla parte pubblica anzitutto una riflessione, scevra di ideologie, sul fenomeno delle aggressioni crescenti agli operatori delle forze dell’ordine. Ogni poliziotto è padre, madre, figlio/a, marito, moglie. Ogni poliziotto merita, prima di ogni altra cosa, di recarsi a lavoro con la serenità di animo e di spirito, una serenità che ha il suo principio nella vicinanza dello Stato che egli tutela ma dal quale vuole sentirsi maggiormente tutelato e garantito perché fino a prova contraria Stato e forze dell’ordine stanno dalla stessa parte, quella della legalità e della giustizia. L’ o.s. P.N.F.D., nell’attesa (sicuramente breve) di un riscontro politico sul tema, si dichiara pronta al gratuito patrocinio legale per i colleghi vittime di aggressioni, attraverso i suoi avvocati, per essere in concreto ancora più vicini alle esigenze delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine.