Syart, fino al 6 settembre cento opere per il vaccino anti covid


C’è emozione per essere riusciti nell’impresa di aprire il 4^ Syart Sorrento festival nonostante i protocolli restrittivi imposti dal coronavirus. Il primo evento espositivo internazionale post Covid dedicato all’arte contemporanea, con cento opere di quaranta artisti provenienti da quattordici paesi fino al 6 settembre con ingresso contingentato e gratuito, raccoglie fondi per sostenere la ricerca sul vaccino anti covid su cui lavora l’istituto Pascale di Napoli. Contaminazione e scambio tra linguaggi multietnici e declinazioni artistiche multiple, fotografia, pittura, scultura, installazione e video art si intrecciano proseguendo un dialogo metafisico inaugurato lo scorso anno. Oltre all’Italia ben rappresentata dagli artisti napoletani con gli scatti dei fotografi Federica Lamagra e Nico Vigenti, la pittura di Maria Pia Daidone e le sculture di Maria Teresa Majello, partecipano Uruguay, Cile, Colombia, Russia, Slovenia, Egitto,Turchia, Inghilterra, Brasile, Perù, Serbia, Corea del Sud e Polonia. Molti i lavori inediti realizzati appositamente per il festival durante il tempo sospeso del lockdown sui temi dell’isolamento forzato, inquinamento ambientale e violenza di genere, in esposizione nelle sale distribuite sui tre piani di Villa Fiorentino.
E proprio la pandemia ha ispirato la live painting “World Art for Covid”, ultimata dal vivo durante la serata inaugurale, destinata al reparto del Pascale, insieme al ricavato delle libere donazioni e parte della vendita del catalogo, come strumento di terapia e beneficio per i pazienti ospedalieri. L’opera racconta di un viaggio per la rinascita raffigurato da un bambino che trasporta sulle spalle una sorta di mondo meccanizzato in una visione in cui si uniscono mani e tecniche differenti di pittura figurativa, astratta e materia di Kristina MilaKovic, Giulia Spernazza e Alessandra Carloni. A quest’ultima e alla pittrice spagnola Elvira Carrasco è stato assegnato il riconoscimento Fata Verde, la sirena alata realizzata dall’artigiano locale Toni Wolfe, consegnato da Simone Botta per la prossima copertina del magazine Arbiter e Antonio De Bernardo per la bmw wrappizzata con l’opera Eléctrica fotografata da Giovanni Porzio.
Niente strette di mani ma saluti gomito a gomito e mascherine, nel rispetto del distanziamento sociale, tra il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, che ha aperto la kermesse, e gli organizzatori Leone Cappiello e Rossella Savarese, fondatore e curatrice artistica Syart, e Gaetano Milano per la Fondazione Sorrento.

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