MONETTI: LA MENTE NON SI FERMA MAI


Un’attesa lunga come un’agonia. Il count down per la riapertura delle attività produttive scandisce ansie, inquietudini, speranze, incertezze: chiediamo a un grande imprenditore napoletano, Salvatore Monetti, titolare delle boutiques di famiglia griffate “Eddy Monetti”di raccontarci come sta vivendo questo “fermo immagine”.

 Salvatore, lei possiede diverse, notissime, boutique di abbigliamento “for gentlemen” e “for lady” sul territorio nazionale, tra Roma, Napoli e Milano: la sua Maison ha più di un secolo alle spalle ed è specializzata nella realizzazione di capi maschili e femminili di alta gamma, cuciti a mano,con una vasta rappresentanza di capi per il tempo libero. Ogni sua iniziativa fa notizia, come l’abbandono della sede storica meneghina apiazza San Babila ormai inflazionata dalla presenza di aziende low cost, per trasferire laCasa Milanese di Eddy Monettiin via San Pietro all’orto al n. 22, dove tra bar , angolo musica con pianoforte a coda, libri di Tashen,  c’era la possibilità di gustare sullaterrazza al primo piano un buon caffè accompagnato da sfogliatelle che arrivavano ogni giorno da Napoli: adesso, con questa pandemia, riesce a lavorare in qualche misura?

“I nostri negozi sono chiusi – comprese le boutiques monomarca fuori dai confini nazionali – .e quindi il lavoro è ridotto al minimo: a casa, a Milano, sto svolgendo un po’ di lavoro di carattere amministrativo, occupandomi prevalentemente di pagamenti urgenti ad enti e fornitori, relazionandomi con le banche per capire – e non si è ancora capito  – che tipo di aiuti aspettarci dallo Stato, in questo momento così difficile. La nostra azienda ha scelto di anticipare il pagamento degli stipendi poiché i tempi dello Stato a riguardo della cassa integrazione sono lunghissimi: ci è sembrato doveroso, verso i nostri dipendenti, erogarli puntualmente alla scadenza”. 

Ha organizzato nuove modalità di lavoro?

“Sì, approfittando di un po’ di tempo libero, abbiamo dato vita alle vendite online, un progetto che già da tempo volevamo mettere in atto e che era stato sempre rimandato per mancanza di tempo: quindi, abbiamo predisposto in casa un vero e proprio set fotografico per ottenere la migliore qualità delle foto dei capi di abbigliamento da mettere in vendita online”.

Si è dedicato a qualche hobby?

“Sì, perché – come succede a tutti gli imprenditori – la mente non si ferma mai:ho dedicato molto tempo alla musica, lavorando a distanza con il paroliere Bruno Lanza che è a Napolie scrivendo una decina di canzoni. Hanno visto la luce nel mese di Aprile due miei brani, entrambi dedicati alla nostra città: uno (dal titolo “ Che ti Hanno fatto”)è stato cantato dal giovane e  bravissimo Gianni Scardamaglio ed un altro (“ Vienem ‘a ‘ truva’)da Gigi Finizio,che ha già raggiunto oltre 100.000 visualizzazioni. Con le tecnologie attuali è possibile far suonare un’orchestra intera da luoghi e città diverse.”

E la vita familiare?

“Ho trascorso del tempo in più, rispetto al solito con i miei figli, giocando a scacchi con Eduardo (che, nel frattempo, sta studiando ad un master sul marketing del Sole 24 Ore,via web) e con mia figlia Iolanda che, invece, ha messo in moto tutto il processo delle vendite on line. E poi, per passare il tempo, ho fatto le solite cose che credo in tanti abbiano condiviso, come riordinare il guardaroba, riparare qualcosa di semplice in casa, guardare la tv, con particolare predilezione perle serie su Netflix: ho approfittato del permesso di portare fuori i cani per passeggiare con il mio piccolo jackrusselRonny e mi è piaciuto molto”.

Ha qualche considerazione da fare sul Covid 10?

“Questo è un periodo in cui si dedica ancora più tempo a tante riflessioni sul futuro; infatti, tutte queste attività sono state svolte col sottofondo di tristezza, con un grandissimo dispiacere per tutti quelli che stanno soffrendo a causa di questa pandemia, per chi lotta ogni giorno contro il virus, per chi non ce l’ha fatta.”

Secondo lei “andrà tutto bene”?

“Non posso negare di nutrire una grandissima preoccupazione per il futuro lavorativo che non sarà per nulla roseo: tutti noi ci troviamo davanti a enormi incognite. Purtroppo, non sono ottimista sulla ripresa: ci sarà da lottare e sarà una gara a chi resiste di più e meglio.”

LAURA CAICO

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